[Linux-Biella] Domanda per i talebani dell'OpenSource

PaulTT paultt a bilug.linux.it
Mer 28 Lug 2010 19:11:55 CEST


On 25/07/2010 19:51, Daniele Segato 說:
> Il giorno ven, 23/07/2010 alle 10.33 +0200, Cristiano Deana ha scritto:
>    
>> Vedo spesso qui dentro persone che dicono "se non è opensource" non lo
>> uso. Ed è un eufemismo, di solito sono invece insulti (più o meno
>> scherzosi) per chi usa prodotti non open, oppure merda per i prodotti
>> stessi.
>> Allora mi chiedevo... ma questa cosa la fate solo per il software?
>> Oppure la fate anche con l'hardware dove sapete che ci sono produttori
>> che rilasciano specifiche ed altri no, ecc. ecc.
>>
>> Intendo dire... siete amanti dell'opensource a tuttotondo o solo dei
>> talebani quando fa comodo?
>>      
> Credo che il software e l'hardware siano cose assai diverse.
> La differenza si sta assottigliando, ma il software è quasi
> completamente assimilabile all'arte (paragonabile alla musica),
> l'hardware in genere no o non totalmente (fanno eccezione i circuiti
> integrati per esempio).
>
> La differenza?
>
> Non basta avere il "sorgente" (spartito con la musica, schemi e
> procedure con l'hardware) per riprodurre senza costi il prodotto.
>
> Non è per nulla facile trovare hardware libero! Ma anche lo fosse la
> produzione, o ri-produzione dell'hardware NON È a costo zero mentre il
> software si.
> Alcune tecnologie poi semplicemente non sono riproducibili.
>    
si'
penso pero' che la questione che si intenda -perlomeno io la intendo 
cosi'- non e' tanto avere i progetti dell'hw stesso, che come fai 
notare, sarebbe quasi inutile, se non per la concorrenza, piu' che altro 
quello che dovrebbe esser libero sono le specifiche, o i driver, o cmq 
la possibilita' di utilizzare quell'hw come voglio.
come dici tu, giustamente, non ha completamente senso l'apertura totale 
dell'hw; solo che molto (troppo?) spesso non c'e' manco la minima 
apertura per renderlo 'tuo'. vedi le iPorcate.
> Ha poco senso in questo caso un hardware libero, ha più senso un
> brevetto che per lo meno garantisce (o dovrebbe garantire) che la
> conoscenza non venga persa.
>    
si', ma ha poco senso invece che la parte che interagisce col mondo di 
quell'affare sia cmq chiusa (non e' il caso di intel si intende eh)
il brevetto puo' coprirmi il circuito fatto a chiocciola, ma non deve 
coprire il procedimento che il circuito usa per leggere A e sparar fuori B.
> Lo stesso discorso si può applicare a qualunque cosa.
> La "ricetta" di cucina open source o libera :) i "segreti" dei cuochi
> professionisti sono paragonabili ai "segreti" del software chiuso, non
> per questo non vado al ristorante se si mangia bene... :P
>    
ies.
pero' ad esempio anche qui, non e' necessario sapere il procedimento, ma 
cosa c'e' dentro invece e' utile, quasi fondamentale.
vedi allergia.
vedi il vino da accompagnarci, etc etc

oppure vedi la preparazione del cibo, i migliori ristoranti -e il 
giappone e' straavanti su questo- hanno addirittura la cucina 
completamente visibile! come se io comprassi un telefono e mi facessero 
vedere come lo producono pezzo per pezzo. sai che figo sarebbe?
i veri segreti dei cuochi sono quelli non segreti, in fondo in fondo.
> Il mio punto di vista è che la tecnologia va valutata a prescindere
> dalla sua licenza e solo dopo si deve valutare l'etica che ci sta
> dietro.
>    
eh circa. imho una cosa puo' esser strafiga, ma se poi mi costa XXXXX^n, 
posso farci solo quello che mi costringono a farci, e non posso manco 
aprire il dispositivo (o jailbrekkarlo, per essere attuali) senza 
perderne la garanzia, ecco, allora l'etica non c'entra piu'.
e posso pure andare in giro a dire 'che figata', ma intanto ho un 
mattone piantato nel didietro ;P
> Dot Net di Microsoft per esempio, ne ho sentito ben parlare da
> moltissime persone e non dubito che sia un'ottima tecnologia...
:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D...... aggiungi altre 
":D" a piacere :P
> ciò che
> non mi piace è l'atteggiamento del produttore che la rende legata ad una
> piattaforma: a mio parere questo solo fatto è limitante per la
> tecnologia stessa e me ne farà preferire un'altra.
>    
si' scherzi a parte, doveva essere il framework alternativo a java, 
invece e' il fw alternativo a vb. il che lo rende peggio che inutile, 
direi dannoso per il mondo, e soprattutto per gli sviluppatori
> Ci sono software open source o liberi che fanno davvero pena: non
> funzionano bene, non hanno documentazione, sono scritti col culo.
>    
e lo stesso vale per software proprietari.
e qui casca l'asino: quello libero puoi prenderlo e -siori e siore!- 
aggiustarlo!
e la differenza e' tra la vita e la morte (metaforicamente eh).
> L'etichetta "open source / free software" non fa automaticamente di un
> prodotto qualcosa di ben fatto...
>    
open source sicuramente no. software libero, invece, cmq sia fatto, ti 
da delle liberta' vere. per cui tra un sw strafigo e chiuso e uno quasi 
figo, ma aperto, forse conviene quello aperto. chiedilo a chi estrae 
petrolio in sudamerica ;P
> Se però confronto due software equalmente "merdosi" è preferibile quello
> open source / free perché posso per lo meno studiarlo per capire cosa
> non va o come va usato o, nel secondo caso, posso sistemarlo se ne sono
> in grado.
>
> Quindi: libero è meglio, open source è ok, altro lo evito (per i
> software) a meno che non sia ben fatto e non mi limiti in ciò che mi
> serve
>    
esatto, avevo gia' risposto sopra ;)
> In un mondo ideale tutto dovrebbe essere libero, Stallman ha ragione ma
> il suo ragionamento è utopico, ciò nonostante persone come lui hanno
> fatto in modo che oggi si possa avere la scelta e ci sia così tanto
> software libero in circolazione.
>
> Stallman sarà un esaltato ma senza di lui forse oggi Linux non ci
> sarebbe.
>    
Linux si'.
GNU non necessariamente.
> Io tendo a penalizzare, nei produttori, gli atteggiamenti più che la
> licenza... Microsoft si è storicamente dimostrata irrispettosa degli
> utenti e quindi non mi fido e cerco di starne alla larga / boicottarla!
> Perché credo che senza Microsoft oggi sarebbe più facile per gli
> standard, gli sviluppatori, i sistemisti.
>    
certo. pero' la licenza di quella roba li' fa paura.
d'altro canto la xbox360 e' cmq figa. facce diverse della stessa medaglia.
> D'altra parte Google fin ora si è sempre comportato bene, io conosco il
> rischio associato al fatto che tutti i miei dati siano in suo possesso,
> so che il suo software non è, in genere, open source; ma so anche che è
> di qualità e che mi da dei servizi davvero utili di cui faticherei a
> fare a meno! Finché è questa la situazione io non mi sento di
> boicottarla ed evitarla, è una scelta consapevole.
>    
boicottarla no. pero' ad esempio io informazioni 'sensibili' tendo a non 
farle passare da google.

cmq non hai risposto alla domanda fondamentale (e non vale rispondere 42):
con l'hw come ti comporti?
con i cuochi come ti comporti?
;P

-- 
Non che non sia possibile rompere un server di posta su una piattaforma diversa,
ma exchange arriva gia' rotto. E' un enorme risparmio di tempo.



Maggiori informazioni sulla lista Linux