[Linux-Biella] mi servono statistiche

leonardo buffa leonardo.buffa a bilug.linux.it
Mer 25 Feb 2009 10:39:27 CET


On Wed, 25 Feb 2009 10:24:00 +0100
Marco Vallini <marcovallini a gmail.com> wrote:

> alberto caresana wrote:
> > 
> > 
> >     Marco V
> > 
> >  
> > 
> >      > onestamente non ho capito niente. Potresti spiegare meglio il
> >     concetto?
> > 
> >  
> > 
> >     Daniele S
> >     ah allora non sono l'unico :D
> >     [...]
> > 
> >  
> > 
> >     se mi sforzo comprendo che non fa altro che scrivere il flusso
> > dei suoi pensieri  "non segue un filo 'logico' di pensiero"
> > 
> >     :)
> >     eh va beh..
> > 
> > (il logos...)
> > mi servivano statistiche per sostenere l'opportunità di linux
> > affiancato a MS win2k (r) pr riusare macchine ormai troppo lente e
> > insufficienti al lavoro quotidiano
> > mi è stata offerta documentazione ricchissima sul "sorgente aperto" 
> > nella Amministrazione Pubblica
> > ho sviluppato una linea di sperimentazione morbida, utilizzando il
> > già citato Scenic eB, una chiavetta su cui è installato puppyLinux,
> > un floppy per lanciarlo senza toccare nulla nè hw nè sw del bene.
> > quindi ho realizzato nei ritagli di tempo una "postazione di
> > lavoro" da amministrativo, completa, interfacciata al web e alla
> > lan. ... e ho capito! (ho visto la luce) la posta aziendale non può
> > girare altro che su MS (che sia me, 2k xp non importa).
> > Ecco perchè il progetto linux sui computer vecchi non ha futuro: al 
> > massimo, come pensavo nella fase preliminare, può essere utilizzato
> > per le macchine ad uso dei cittadini, che non hanno necessità di
> > utilizzare la posta aziendale.
> > business is business.
> > le conseguenze delle scelte di politica, di gestione; le scelte di 
> > perseguire certi obbiettivi attraverso certe strade e non altre,
> > alla fine irrigidiscono il sistema che poi è costretto a avanzare
> > su quel binario oppure a... deragliare. Non c'è scelta.
> > ho capito. Bisogna risalire al perchè si è COMINCIATO così.
> >  
> 
> Allora dico qual'è la mia opinione. A mio avviso si apre ancora una 
> volta il discorso sw open-source vs sw proprietario. Qui si potrebbe 
> aprire un thread a parte, ma per ora lancio il sasso qui.
> La mia prima considerazione è che in realtà in generale uno non sia 
> meglio dell'altro, ma bisogna valutare caso a caso.
> 
> In più voglio sottolineare che tutto ciò ha risvolti anche etici, non 
> solo economici.
> Mi spiego porgendo una domanda aperta, considerando che in tutti e
> due i casi sono necessari sistemisti per risolvere le diverse
> problematiche. Le domande sono: 1. è meglio avere più sistemisti in
> casa che risolvono i problemi sw o utilizzare il supporto
> dell'azienda produttrice? 2. I sistemisti possono essere presi anche
> in outsourcing e/o comunità?
> 
> Tutto ciò, secondo me, va contestualizzato nel campo delle grandi 
> enterprise o aziende pubbliche. Nelle piccole di solito non ci sono 
> molte risorse per assumere sistemisti.
> 
> In aggiunta introduco le seguenti ipotesi: supponiamo (anche se per 
> certi versi potrebbe non essere corretto) che la qualità dei
> sistemisti sia la medesima (sia per quelli in casa che dell'azienda
> produttrice); 2. il costo totale sia simile.
> 
> Personalmente sono tentato a metterla su un altro piano: trade-off
> tra costi e prestazioni (leggesi qualità). Ma stavolta la voglio
> mettere sul piano etico. Che ne pensate?

la risposta non e' facile
innanzitutto voglio sottolineare che in base alle mie esperienze ho
notato che i costi non sono poi cosi' differenti
perche' se da una parte abbiamo dei sistemi che hanno dei costi di
licenza e dall'altra abbiamo questo valore a zero, nel primo caso,
(parlo di pmi) il personale "sistemistico" interno che solitamente e'
un factotum che segue centralino acquisti forniture di cartaigienica
helpdesk licenze software e semplici amministrazioni dei sistemi (che
ovviamente sono sufficientemente semplici, quindi classico server di
dominio, file server, mail server exchange, proxy quando va bene e
poche altre cose)
in caso di sistemi opensource (salvo rarissimi casi*) il costo delle
licenze verrebbe automaticamente ri-speso in gestione outsourcing e
consulenze perche' il personaggio interno non sarebbe in grado di farlo
funzionare*

* se fosse in grado di gestire sistemi di un certo livello di
difficolta' farebbe sicuramente altro e guadagnerebbe sicuramente piu'
dei 1200 euri/mese che invece porta a casa facendo il lavoro di cui
sopra


quindi rimane esclusivamente il discorso "etico" e su questo piano, non
avendo valori oggettivi (costi) abbiamo solamente parametri soggettivi

io, leonardo buffa, piccolo imprenditore, valuterei la soluzione basata
su opensource per i seguenti motivi:

1: sottoscrivo un contratto di assistena con una $'accreditata societa
di consulenza'
1.1: se $sistemista non e' un grande appassionato di
informatica gli alleggerisco il carico di lavoro e posso rivalutarne la posizione
1.2: se $sistemista e' appassionato lo affianco alla di cui sopra
societa' di consulenza e lo rendo autonomo facendolo cresce
professionalmente e aprendogli nuove porte
2: eticamente preferisco dare un po' di soldi alla soc di cons
piuttosto che a microsoft (novell, etc) che ne ha tanti di suo
3: mi slego da strani vincoli contrattuali aggiornamenti licenze e
diavolerie autoreplicanti come le licenze cal, i service pack, gli msdn
e chi piu' ne ha piu' ne metta, quindi anche il discorso gestione
licenze diventa molto piu' leggero, non piu' conteggi strani tipo ho
messo excel su questo pc perche' tizio ne ha bisogno pero' ho solo 5
licenze allora devo toglierlo da la perche' caio lo usa solo una volta
al mese, piuttosto gli faccio cambiare posto quando deve lavorarci e
cosi' via



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leonardo 'LeOS' buffa
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