[Linux-Biella] eth0
Andrea Ferraris
linux@ml.bilug.linux.it
Thu, 15 Jan 2004 21:18:20 +0100
>From: "Simone Caldana" <simone@caldana.org>
>
> nessuno unix, afaik, si salva dal crash di un processore. quelle sono
> cose da architettura mainframe. _pero'_ le macchine medio grosse (per
> sun da 3800 in su) hanno la possibilita' di "spegnere" le parti hw
> perche' possano venire rimosse e di attivarle a SO che gira, in modo da
> minimizzare il tempo di down al reboot. Chiaramente devi avere almeno
> due di tutto:
>
> due system board (cpu, ram, ecc)
> due modi per "arrivare" allo storage, il quale deve essere ridondante
> (mirror o raid)
> due schede di rete per ogni network
> due alimentatori.
>
> A volte, dipendentemente dalle richieste, anche tre di tutto, in modo da
> essere ridondati anche in fase di manutenzione (di solito si fa sullo
> storage, mettendo mirror a tre (o addirittura 4, per supportare il
> backup) vie
>
> L'alta affidabvilita' di un servizio, poi, non si basa su una sola
> macchina, di solito, ma e' associata ad un cluster con la capacita' di
> migrare servizi e risorse da un nodo all'altro.
>
> In ogni caso meglio due macchine "normali" in cluster che una sola senza
> cluster, perche' la volta che quella grossa salta del tutto (fuoco
> all'interno del case, per dire) sei davvero nella merda :)
>
> > Su Solaris/SPARC almeno 2processore, se si fuma
> > un processore, che succede del sistema? Se si pianta,
> > allora non e` mission critical.
>
> mission critical e' un servizio, non una singola macchina.
Certo, messa cosi` la cosa, cioe` nei termini adeguati,
non si vede perche' un cluster Linux non possa essere mission
critical almeno quanto un cluster Sun?
Quindi perche' dicevi meglio Sun per sistemi mission critical?
Secondo me solo perche' non c'e` ancora un'organizzazione
tecnico/commerciale che lo supporti assumendosene i richi
(anche se credo che RedHat gia` lo faccia - non con Fedora
- e probabilmente SUSE anche) nei confronti dei clienti e
probabilmente anche perche' non sono ancora sufficientemente
diffuse le competenze per supportare un cluster Linux.
Ecco una buona idea. Potremmo metterci a vendere e supportare
cluster Linux a grosse organizzazioni (banche, assicurazioni,
telecomunicazioni). Rimarrebbe temo, il non trascurabile
problema di trovare le applicazioni da farci girare, nel senso
che per esempio Oracle funziona su Linux, ma e` supportato
SOLO su certi Linux (mi pare RedHat e SUSE, chiaramente
versioni enterprise) e non ne sono suportati tutti i prodotti e
tutte le versioni. Ovvero non e` la piattaforma di punta Oracle.
E qui le cose vanno gia` bene perche' almeno in parte e` supportato,
figuriamoci per molti altri prodotti.
Andrea