[Linux-Biella] regolamento europeo
carla
c.fava a bilug.it
Lun 24 Gen 2022 12:23:08 CET
Il 22/01/22 07:42, vallini.daniele a bilug.it ha scritto:
> Il Parlamento Europeo ha approvato un altro tassello europeo per spingere
> alla decenza i social media:
>
> Tra i punti principali:
> * Disintossicare l'algoritmo: le piattaforme si devono assumere la
> responsabilità dei danni che causano alle nostre società, come la
> diffusione virale della disinformazione pericolosa
> * Forti sanzioni: multe fino al 6% del loro profitto globale se non
> rettificano i loro sistemi, (avete capito bene, parliamo di
> miliardi di dollari!)
> * Aprire la scatola nera: consentire a revisori indipendenti,
> ricercatori e società civile di esaminare le loro azioni e scoprire
> gli illeciti
> * Eliminare le pubblicità traccianti: vietare l'utilizzo di dati dei
> bambini e delle nostre convinzioni politiche o il nostro
> orientamento sessuale per indirizzarci con annunci pubblicitari.
>
> Speriamo trovino piena attuazione.
>
Siamo nell'ambio dei buoni propositi.
Qualcosa si potrà fare.
Però la vedo una strada piena di insidie, in bilico tra inefficacia e
censura.
Un contenuto quando è virale, indipendentemente dalla sua qualità, è già
sfuggito al controllo.
Se poi consideriamo che, mentre la verifica richiede un minimo di tempo,
la frase populista ha presa immediata e il 'condividi' spesso sfugge
alla razionalità, il gioco è presto fatto.
Per non parlare di chi sia deputato a stabilire cosa sia disinformazione
pericolosa e cosa invece legittimo dissenso. La cosiddetta società
civile sembra essere proprio la più facilmente influenzabile.
Si può fare di più dal lato marketing incontrollato, ma se limiti la
possibilità di indirizzare la pubblicità, avranno ancora un senso le
piattaforme social così come sono?
Mi viene da dire che, per leggere gli attuali meccanismi della
comunicazione e della costruzione del consenso, servano chiavi di
interpretazione più specifiche rispetto a quelle che abbiamo usato fino
a questo momento.
C.
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