[Linux-Biella] ll prof. Meo ci riprova con FreeSw e Recovery Fund

carla c.fava a bilug.it
Lun 28 Dic 2020 18:04:36 CET


Il prof Meo è una figura storica dell'impegno nel promuovere il software 
libero, soprattutto nella pubblica amministrazione. Tra poco compirà 86 
anni, dice che il suo cervello ha perso negli ultimi anni cento milioni 
di neuroni e soprattutto trecentomila miliardi di sinapsi, ma comunque 
continua a spendersi per gli scopi di sempre.

Ora ha deciso di scrivere al Presidente del consiglio e ha mandato la 
bozza della lettera a https://groups.google.com/g/lavagnalibera (e qui 
mi stupisce :-)...) per raccogliere suggerimenti e appoggi. Succederà 
forse niente, ma mi piace riportare qui il testo del suo scritto, anche 
se è solo una bozza, perchè uno che vuole provarci ancora lo merita.

/"/

/Illustrissimi,/

//

/i sottoscritti ritengono che una delle ragioni più importanti delle 
difficoltà in cui si dibatte l’economia del nostro Paese sia 
rappresentata dal dominio assoluto di poche aziende statunitensi sul 
mercato dei progetti e dei servizi informatici. L’Italia, in virtù 
dell’attività di alcune strutture scientifiche e poche aziende, ha 
portato in passato un importante contributo allo sviluppo dell’industria 
e del mercato dell’informatica, ma in questo momento, per ragioni 
storiche complesse, il nostro Paese non rappresenta più nulla sullo 
scenario mondiale, con implicazioni economiche drammaticamente negative. /

//

/Fortunatamente, a livello mondiale, negli ultimi anni, è esplosa una 
splendida opportunità di rinascita rappresentata dall’avvento del 
software libero e, più in generale, dell’informatica libera. Nel mondo 
alcuni milioni di programmatori hanno operato e continuano ad operare su 
centinaia di migliaia di progetti diversi che attuano sicuramente tutte 
le funzionalità dei programmi software proprietari. Molte centinaia di 
migliaia di moduli hardware liberi sono prodotti ogni anno nella sola Cina./

//

/Al fine di cogliere l’opportunità per il nostro Paese di un nuovo 
mercato industriale e di ottenere immediatamente benefici economici 
dell’ordine di alcuni miliardi all’anno, ci permettiamo di suggerire 
alle S.V. Illustrissime i seguenti provvedimenti./

//

/In primo luogo, si dovrà operare perché le leggi che attualmente 
promuovono lo sviluppo e l’adozione di software libero siano rispettate. 
Attualmente, la maggioranza delle pubbliche amministrazioni del nostro 
Paese adotta software proprietario, in violazione della legge 82/05 (il 
noto “Codice dell’Amministrazione Digitale “) che consente l’uso di 
software proprietario soltanto quando si sia dimostrata, con una 
opportuna relazione comparativa, la convenienza di quella scelta dal 
punto di vista tecnico-economico. Attualmente quasi tutte le scuole 
italiane adottano piattaforme americane per la teledidattica, in chiara 
violazione delle norme nazionali e comunitarie per la sicurezza e la 
privacy (si veda il GDPR) che la recente sentenza della Corte di 
Giustizia Europea relativa al noto “privacy shield” ha ribadito con forza./

//

/Noi pensiamo che il Governo possa adoperarsi per il rispetto delle 
norme di legge citate, attuando regole operative per le singole 
pubbliche amministrazioni e promuovendo il concetto di “danno erariale 
digitale” con pesanti sanzioni a carico delle amministrazioni 
inadempienti e arrivando in casi estremi al deferimento alla Corte dei 
Conti o al garante della protezione dei dati./

//

/In seconda luogo, noi riteniamo che nell’ambito delle attività 
finanziate con il Recovery Fund, non possano essere riconosciuti i costi 
relativi a unità software proprietarie, compresi gli eventuali sistemi 
operativi delle unità di calcolo progettate. Soltanto le unità hardware 
nude dei prototipi che saranno realizzati (e forse diventeranno hardware 
libero) potranno essere finanziate./

//

/In terzo luogo, noi concordiamo con quanti affermano la priorità della 
realizzazione di una grande rete nazionale per la trasmissione dei dati. 
Noi sogniamo una rete neutrale e scalabile, nella quale l’identità e i 
dati di tutti i cittadini che vi accedano siano protetti “by design”. 
Tuttavia, siamo consapevoli della complessità del problema che il 
Governo dovrà affrontare nell’ambito di un confronto comunitario e 
pertanto non siamo in grado di suggerire indicazioni. Ci permettiamo 
soltanto di proporre la rapida realizzazione di una grande rete 
nazionale della scuola, tutta rigorosamente libera e utile anche ai fini 
della teledidattica ./

//

/Infine, noi apprezziamo la decisione del Piano Nazionale Ripresa e 
Resilienza di destinare all’istruzione dieci miliardi del Recovery Fund. 
A questo proposito, ci permettiamo di richiedere che i programmi di 
formazione nell’area informatica non siano basati prevalentemente 
sull’uso del computer, come nella nota ECDL, ma riguardino sopratutto i 
fondamenti concettuali dell’informatica, compresa la programmazione in 
un linguaggio avanzato. Inoltre riteniamo, in accordo con un rapporto 
OCSE, che tale insegnamento debba essere impartito a partire dalla 
scuola primaria./

//

/Ringraziamo molto per l’attenzione "//
/

//

//


-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: <http://list.bilug.it/pipermail/linux/attachments/20201228/8cb8a5d4/attachment.htm>


Maggiori informazioni sulla lista Linux