[Linux-Biella] [vallini.daniele a bilug.it: Re: about KAISER / F**CKWIT]

vallini.daniele a bilug.it vallini.daniele a bilug.it
Dom 7 Gen 2018 11:49:55 CET


Chiedo scusa, ho spedito al mittente invece che alla ml

----- Forwarded message from vallini.daniele a bilug.it -----

Date: Sun, 7 Jan 2018 07:18:44 +0100
From: vallini.daniele a bilug.it
To: Paolo Ciarrocchi <paolo.ciarrocchi a gmail.com>
Subject: Re: [Linux-Biella] about KAISER / F**CKWIT

Sat, Jan 06, 2018 at 09:20:42PM +0000  Paolo Ciarrocchi ha scritto: 

>    Permettimi di non essere d'accordo.

Certo, anzi te ne ringrazio, si cresce valutando ed imparando proprio da
chi non concorda.

>    Le vulnerabilità in questione, Meldown e Spectre, coinvolgono in qualche
>    modo tutti i processori moderni. Intel, AMD e ARM (prodotto da tantissime
>    aziende).

Non intendo sostenere che queste falle siano state create ad arte a
beneficio di pochi servizi di sicurezza e spionaggio.

Propongo solo l'ipotesi che questa strategia possa essere implementata ad
arte, come vien fatto con i sistemi di arma venduti a stati terzi.

Uno stato autorizza la cessione a paesi terzi di sistemi di arma solo quando
segretamente ne conosce il sistema per disattivarli.

Ormai l'elettronica e l'informatica regnano sovrane anche nei sistemi di
arma e mi pare naturale che la disattivazione possa avvenire via software
ma anche su elementi hardware appositamente previsti, almeno nelle
apparecchiature cedute a paesi terzi.

Per queste considerazioni l'ipotesi proposta mi pare piuttosto sostenibile.

>    Le backdoor è meglio farle, bene, e in software.

Probabilmente e' molto piu' semplice ma sarebbero valide solo per
determinati ambienti operativi.

Agire a livello hardware potrebbe permettere il controllo di qualunque
sistema su quell'hardware.

IMHO, ammettendo i miei limiti di conoscenza.

----- End forwarded message -----


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