[Linux-Biella] Software installation in Linux is difficult.
Daniele Segato
daniele.bilug a gmail.com
Dom 24 Maggio 2009 16:01:28 CEST
Il giorno dom, 24/05/2009 alle 09.54 +0200, Remotes ha scritto:
> abbastanza vero ma non di regola, capita che alcuni programmi opensource non
> abbiano dei .exe da scaricare sui siti ufficiali e quindi devi metterti a
> pacioccare i sorgenti e a compilarli per win xD (anche se penso che siano
> casi piuttosto rari xD )
rari?
:)
dai se mi confronti la probabilità di doversi compilare qualcosa su
windows con quella di doverlo fare su linux il "rari" è un eufemismo..
restiamo realisti.. suvvia :)
non sto parlando male di Linux.. sto solo facendo notare che dover,
talvolta, metter mano alla compilazione per installarsi qualcosa è
semplicemente fuori dalla portata dell'utilizzatore medio.
> da quel che ho visto è un male comune... con la differenza che nel 99% delle
> volte su linux riesci a risolvere il problema installando/configurando altri
> programmi/librerie, su win il massimo che puoi fare è reinstallare il
> programma (o altri programmi) e sperare che ti vada bene (la stragrande
> maggioranza dei "tecnici" che ho visto operare in ambito windows fa così, poi
> non so se è un'usanza collettiva o se sono stato sfigato io a trovare
> solo "tecnici" del genere...)
>
> :þ
quel che dici tu è corretto se parli di un tecnico...
quando c'è un problema su Linux, se sei un tecnico, è in genere più
semplice capire a cosa è dovuto.. vero!
se però, di nuovo, ci poniamo dal punto di vista dell'utilizzatore
comune (aka utonto) che si possa o meno andare a smanettare per capire
il problema conta poco..
l'unica operazione che tale utente può effettuare è provare e ripetere
le operazioni...
da questo punto di vista il: disinstallo e reinstallo / spengo e
riaccendo è più facile del "provo a capire cosa non funziona"
> concordo... però se uno ha qualche base di utilizzo di linux e della shell e
> sa dove andare a documentarsi o come chiedere aiuto fornendo delle
> informazioni esaurienti sul problema secondo me il "complesso" diventa
> relativo :D
questo è verissimo...
ma ci sono dei ma:
1) devi avere qualcuno disposto a spendere/perdere il suo tempo per
aiutarti
2) devi dare comandi e seguire istruzioni che non capisci
3) ti da obiettivamente l'idea che sia difficile perché tutto ciò che ti
viene chiesto di fare è assolutamente incomprensibile
mi sto mettendo dal punto di vista del solito utilizzatore comune.
So bene che è questione di "percezione", ma sappiamo tutti che la
percezione spesso è TUTTO.
Ubuntu ne è la riprova: non fanno quasi nulla lato sviluppo, prendono il
lavoro d'altro, lo mettono assieme presentandolo in modo carino e
improvvisamente per migliaia di utenti viene percepito come la
distribuzione più facile e che lavora di più (rilasci ogni 6 mesi ecc..)
E vista? WOW! Percezione.
io penso che se vogliamo davvero aiutare Linux a diffondersi, come
utenti "esperti" dobbiamo innanzi tutto riconoscerne i limiti ed essere
pronti a mostrarli...
non sono per nulla d'accordo con ciò che viene fatto nei LinuxDay: "fai
vedere che funziona sempre tutto subito e bene".
credo che a "prender per il culo" non ci si guadagni mai...
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