[Linux-Biella] English in Italian Education [OT]
Marcello Tescari
marcello.tescari a gmail.com
Gio 3 Dic 2009 13:16:43 CET
2009/12/3 <michele.valli a istruzione.it>
> Ciao Marcello,
> scusa per l'enorme ritardo a rispondere, ma avevo girato la tua richiesta
> alla mia collega Alessandra che insegna Inglese (scuola primaria Losana) e
> solo oggi mi ha risposto.
> Incollo qui sotto
> Michele
> -----------------------------------------------
>
> Parlare in termini generali e in poche righe di cosa voglia dire insegnare
> inglese come L2 in Italia e che metodologie utilizzare è tutt’altro che
> semplice.
> In primo luogo, i diversi avvicendamenti di ministri dell’istruzione
> appartenenti a fazioni politiche diverse hanno, in questi ultimi anni,
> reso la vita difficile ai poveri insegnanti che, dopo aver adattato la
> propria programmazione alle richieste di un certo ministro, subito devono
> cancellare tutto e ricominciare da capo con un altro, per poi magari
> ritornare indietro con un altro ancora.
> Resta comunque valore imprescindibile l’autonomia dell’insegnamento per
> gli insegnanti nei diversi plessi scolastici. Per questo motivo, ogni
> insegnante agirà con gli alunni o gli studenti come più ritiene opportuno,
> al fine di raggiungere al termine del percorso scolastico gli obiettivi
> postisi all’avvio dell’anno scolastico (e questi obiettivi non sono sempre
> scelti dal Ministero, ma alle volte solo abbozzati).
> Posso così parlare soltanto della mia personale esperienza di insegnamento
> dell’inglese nella scuola dell’infanzia e primaria come insegnante in
> possesso di laurea magistrale in lingue e letterature straniere.
> Mio obiettivo fondamentale è quello di sviluppare le quattro capacità
> linguistiche di base (la lingua parlata, l'ascolto, la lettura, la
> scrittura) con particolare enfasi nella sicurezza e la scioltezza della
> lingua parlata. Ciò avviene aiutando gli alunni a comprendere il
> funzionamento della lingua attraverso compiti e situazioni reali, che
> diventano sempre più astratte con il passare degli anni. Questo perché non
> si tratta della lingua della loro comunicazione e della relazione e per i
> bambini rimarrebbe un apprendimento astratto senza agganci nella realtà se
> non venisse costantemente motivato.
> Personalmente attribuisco una grande importanza all’aspetto fonetico e
> alla grammatica, che non ritengo troppo complessa per dei bambini, poiché
> essa viene presentata semplicemente “a misura di bambino”.
> Altra grande importanza viene data da parte mia alla lettura, fin dalla
> classe prima primaria, avvalendomi di testi semplici in lingua inglese,
> costruiti per i bambini.
> Gli esercizi presentati nei testi ministeriali sono di tutti i tipi, dalla
> scrittura semplice al completamento, dalla lettura al semplice ascolto. A
> mio parere questi esercizi devono sempre essere completati dalla
> creatività dell’insegnante, per non rimanere delle semplici operazioni di
> calcolo.
> Che dire degli studenti? Purtroppo a qualsiasi età sono sempre meno
> motivati, a discapito delle richieste sempre maggiori di professionisti
> completi in ogni campo: l’inglese è la lingua straniera che viene
> insegnata in ogni scuola, di ogni ordine e grado, ma è anche la materia
> con il maggior numero di insufficienze in pagella e per cui vengono
> richieste lezioni private, insieme alla matematica. Una giustificazione è
> difficile darla: a mio parere gli insegnanti non sono tutti
> sufficientemente preparati per poter aiutare agli studenti a trovare le
> giuste motivazioni ad apprendere.
>
>
Grazie Michele per il prezioso contributo.
A presto
Marcello
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