[Linux-Biella] English in Italian Education [OT]

michele.valli a istruzione.it michele.valli a istruzione.it
Gio 3 Dic 2009 09:43:21 CET


Ciao Marcello,
scusa per l'enorme ritardo a rispondere, ma avevo girato la tua richiesta
alla mia collega Alessandra che insegna Inglese (scuola primaria Losana) e
solo oggi mi ha risposto.
Incollo qui sotto
Michele
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Parlare in termini generali e in poche righe di cosa voglia dire insegnare
inglese come L2 in Italia e che metodologie utilizzare è tutt’altro che
semplice.
In primo luogo, i diversi avvicendamenti di ministri dell’istruzione
appartenenti a fazioni politiche diverse hanno, in questi ultimi anni,
reso la vita difficile ai poveri insegnanti che, dopo aver adattato la
propria programmazione alle richieste di un certo ministro, subito devono
cancellare tutto e ricominciare da capo con un altro, per poi magari
ritornare indietro con un altro ancora.
Resta comunque valore imprescindibile l’autonomia dell’insegnamento per
gli insegnanti nei diversi plessi scolastici. Per questo motivo, ogni
insegnante agirà con gli alunni o gli studenti come più ritiene opportuno,
al fine di raggiungere al termine del percorso scolastico gli obiettivi
postisi all’avvio dell’anno scolastico (e questi obiettivi non sono sempre
scelti dal Ministero, ma alle volte solo abbozzati).
Posso così parlare soltanto della mia personale esperienza di insegnamento
dell’inglese nella scuola dell’infanzia e primaria come insegnante in
possesso di laurea magistrale in lingue e letterature straniere.
Mio obiettivo fondamentale è quello di sviluppare le quattro capacità
linguistiche di base (la lingua parlata, l'ascolto, la lettura, la
scrittura) con particolare enfasi nella sicurezza e la scioltezza della
lingua parlata. Ciò avviene aiutando gli alunni a comprendere il
funzionamento della lingua attraverso compiti e situazioni reali, che
diventano sempre più astratte con il passare degli anni. Questo perché non
si tratta della lingua della loro comunicazione e della relazione e per i
bambini rimarrebbe un apprendimento astratto senza agganci nella realtà se
non venisse costantemente motivato.
Personalmente attribuisco una grande importanza all’aspetto fonetico e
alla grammatica, che non ritengo troppo complessa per dei bambini, poiché
essa viene presentata semplicemente “a misura di bambino”.
Altra grande importanza viene data da parte mia alla lettura, fin dalla
classe prima primaria, avvalendomi di testi semplici in lingua inglese,
costruiti per i bambini.
Gli esercizi presentati nei testi ministeriali sono di tutti i tipi, dalla
scrittura semplice al completamento, dalla lettura al semplice ascolto. A
mio parere questi esercizi devono sempre essere completati dalla
creatività dell’insegnante, per non rimanere delle semplici operazioni di
calcolo.
Che dire degli studenti? Purtroppo a qualsiasi età sono sempre meno
motivati, a discapito delle richieste sempre maggiori di professionisti
completi in ogni campo: l’inglese è la lingua straniera che viene
insegnata in ogni scuola, di ogni ordine e grado, ma è anche la materia
con il maggior numero di insufficienze in pagella e per cui vengono
richieste lezioni private, insieme alla matematica. Una giustificazione è
difficile darla: a mio parere gli insegnanti non sono tutti
sufficientemente preparati per poter aiutare agli studenti a trovare le
giuste motivazioni ad apprendere.



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