[Linux-Biella] [OT] Stiglitz
Marco Siviero
darker1985 a slacky.it
Gio 24 Lug 2008 17:05:00 CEST
delvecchiolorenzo ha scritto:
> Volevo solo segnalare, per chi nel tempo libero amasse anche leggere, uno splendido saggio che mi e' capitato di leggere in sti giorni.
> Verte sull'assimetria della informazione, in particolar modo in campo economico, e del conseguente sbilanciamento che ne sussegue sulle possibilita' che il mercato ha poi realmente di autoequlibrarsi.
>
Oggi ho voglia di risponderti!
Ok, esistono queste cose, come i bidoni di akerlof o la tosatura delle
monete, il rapporto di agenzia, ecc ecc.
> Teorie che mettono in crisi il valore delle retoriche di A.Smith (la famosa mano invisibile) e la tanto decantata e contemporane smania di "deregulation" che infine sembra crare piu' guai che profitti (ovviamente se selvaggia ed aprioristica).
>
Perchè parli di retoriche DI adamo smith?
Potresti spiegare perchè adam smith viene messo in crisi dalla presenza
di asimmetrie informative?
Forse non ti è chiara la differenza tra l'opera di smith e le sue
interpretazioni ed evoluzioni, o forse un po' come spesso fa chi lo
cita, lo usi a sproposito.
Inoltre adamo smith ha gettato le basi dell'economia politica, ma le
teorie successive non sono sue; ce ne sono parecchie ciascuna con una
miriade di interpretazioni.
Per comprendere maggiormente come va il mondo approfondisci le forme di
mercato (concorrenza perfetta, monopolio, oligopolio, concorrenza
monopolistica) e cerca di capire come vengono fatte le liberalizzazioni
in italia.
In sintesi non penso che quelle fatte in Italia siano delle vere
liberalizzazioni. Paradossalmente se la liberalizzazione fosse
*Selvaggia* e *aprioristica* porterebbe dei vantaggi per i consumatori.
Non è così, perchè o per ragioni di massa critica necessaria in certi
business, o per malgoverno, o per entrambi, non si può sempre
liberalizzare fino in fondo. E anche se lo si facesse ci sono processi
insiti nell'economia che portano a concorrenza imperfetta, oligopolio e
simili.
Ma forse tu non parlavi di concorrenza, o forse sì.. Bah, boh! E poi
parli di ambito micro-economico o macro-economico? Parli dell'Italia e
del rapporto che questa ha con la globalizzazione o della
globalizzazione in sè, anche dei mercati finanziari?
> Il saggio prende in considerazione la bolla speculativa creatasi alla fine degli anni '90 che ha portato ai vari crack dei primi anni del 2000 (enron, bond vari ecc.)
>
Ma che bel minestrone!
La bolla speculativa della new economy è una cosa, la enron e il suo
fallimento fraudolento un'altra, il fallimento dell'argentina incapace
di rimborsare i titoli emessi un'altra ancora e un'altra cosa ancora il
caso della cirio e quello della parmalat. Non è che se c'è stata la
bolla speculativa allora la enron è fallita come l'argentina canaglia
che truffava i risparmiatori.
Nel primo caso boh, col senno di poi se uno stava attento ai P/E
riusciva a capire che molte società erano sopravvalutate. Nel caso della
enron era una situazione in cui il management sosteneva il prezzo delle
azioni con dichiarazioni di solidità e redditività, falsificando i
bilanci nascondendo le perdite in società alle cayman. Nel caso
dell'argentina questa non era in grado di rimborsare i debiti perchè
aveva un'economia debole; che poi le banche sfruttando le asimmetrie
informative (e l'ignoranza dei risparmiatori) rifilassero a questi dei
titoli che valevano di meno della carta su cui erano stampati è un altro
discorso.
> Il titolo e':
>
> "I ruggenti anni '90" di Joseph Stiglitz
>
Cercavo una lettura estiva, me lo leggerò magari.
> Ciao a tutti
Bye
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