[Linux-Biella] Come fa Mozilla a far soldi?

Guido Termignoni guido.termignoni a gmail.com
Mer 24 Gen 2007 13:27:47 CET


2007/1/24, Daniele (Mastro) <daniele.bilug a gmail.com>:
...
> se voglio aprire un azienda per fare software da distribuire in modo
> gratuito devo pensare a dei servizi da associare ad esso e soprattutto
> sperare che il mio software diventi conosciuto in fretta..

ripeto: dipende, se il software e' sviluppato su commissione (che e'
la stragrande maggioranza dei casi) non ti cambia nulla, viceversa si,
devi associare servizi e partire dal presupposto che, a parita' di
bonta del software, non guadagnerai mai quanto avresti guadagnato
usando licenze proprietarie

> però se non sbaglio si può distribuire software open source anche sotto
> pagamento giusto? esistono licenze di questo tipo?

innanzitutto, non parliamo di open source ma di software libero, in
quanto un software opensource non e' necessariamente libero, anzi
spesso non garantisce permesso di copia/redistribuzione/modifica; open
source significa solo che, sotto certe condizioni, ne vengono
distribuiti i sorgenti, anche buona parte di windows e' open source.
Per rispondere alla tua domanda anche la gpl permette la
redistribuzione del software dietro pagamento, il punto non e' poter
chiedere soldi ma se il tipo di licenza rende praticabile il chiedere
soldi; mi spiego: sempre restando sulla gpl, tale licenza permette il
distribuire software a pagamento ma, consentendo la redistribuzione,
lo rende di fatto non praticabile, visto che basta che io ne venda una
sola copia e il tizio a cui la vendo puo' redistribuirla gratuitamente
a tutto il mondo; per questo si punta sui servizi, per dare un valore
aggiunto che vada oltre al software nudo e crudo.

> "L'open source ha distrutto il redditizio mercato dei software, nessuno
> vuol più comprare programmi perché tanto si trovano gratis"
>
> c'è un fondo di verità in questa frase anche se ritengo che sia qualcosa
> di positivo e non negativo!

se sostituisci "open source" con "software libero" si, c'e' un fondo
di verita', ma solo se applichi la frase al mondo consumer; alle
aziende (perlomeno quelle serie), interessano piu' cose come
l'assistenza che il costo nudo e crudo delle licenze software (in
quanto solitamente e' una frazione del costo totale di gestione d'un
servizio)

> cose già fatte.. quindi si ottiene alla
> lunga software di qualità migliore senza troppa fatica...

questo e' uno degli aspetti, aggiungici che spesso la comunita' che
sta dietro a un software e' enormemente piu' vasta del numero di
programmatori che una software house puo' permettersi, inoltre ci sono
vantaggi come la maggior velocita' nel trovare e fixare i bug
(chiunque puo' fare auditing e sottomettere una patch)


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