[Linux-Biella] [OT] Quark speciale: come funziona la rete SMS
Emanuele Aina
faina.mail a tiscali.it
Ven 1 Dic 2006 16:29:13 CET
Paolo Ciarrocchi architettò:
>>>Il numero ci centri servizi sta dimuendo, credo che ora siano tutti
>>>fisicamente in una sola zona. Ma e' una questione di amministrazione
>>>non di "architettura". Fino ad un po' di tempo fa era divisi in 4
>>>differenti zone geografiche in Italia.
>>
>>Ah. Non tende a intasare la rete e a sovraccaricare tali nodi? È come se
>>esistessero solo 4 SMTP in Italia, giusto?
>
> Come se esistessero 4 cluster.
Non ho ben chiaro quale sia la differenza...
Ovvero: dal punto di vista della rete si tratta di un singolo
computerone, così come dal punto di vista geografico. O ho capito male?
Il fatto che sia un cluster è un dettaglio di implementazione interna
del serverone. Potrebbe anche essere un singolo supercomputer o un
computer quantico e non cambierebbe nulla, no?
Ciò che trovo più importante: se al giorno ci sono 100Gb di traffico, la
rete deve portare 100Gb a dove è situato il cluster, che è il collo di
bottiglia essendo il centro di una stella.
Se ce ne fossero di più sparpagliati il traffico si muoverebbe più lungo
la periferia, senza intasare il centro.
Il costo di amministrazione della seconda configurazione è così alto
rispetto a dover sovradimensionare clusterone e rete per far funzionare
la prima tipologia?
>>Non capisco come decidere se mettere tanti nodini o pochi nodoni sia uan
>>decisione solo amministrativa e non architetturale.
>
> Dipende da tanti fattori, soldi, performance, ridondanza etc etc.
> Comuqnue mi ero espresso male, doveve dire 4 cluster non 4 nodi.
Che architetturalmente, dal punto di vista della rete, è la stessa cosa.
In che senso sono due cose diverse, se non per l'implementazione interna
del nodo?
>>Unico cluster logico == unico sito con computerone grosso grosso grosso?
>
> Si, piu' nodi fisici ma visti come un computerone ;)
Però localizzati nello stesso punto (sia geograficamente che dal punto
di vista della rete), giusto?
>>Sarà più semplice da amministrare, ma non tende a congestionare la rete
>>più di una serie di centri sparpagliati? Non è diviene anche un problema
>>di affidabilità? Ad esempio, interruzione corrente nel sito => tutta la
>>rete ferma?
>
> Beh, tutti i siti hanno fornitura di correnete ridondata e fornita da
> fornitori differenti.
> In piu', quasi tutti i nodi hanno una ridondanza geografica.
Cioè uno a Torino e uno a Catania con il secondo spento finché il primo
funziona, o tutti e due che girano a metà carico?
>>Come a dire che, avendo un solo serverone SMTP, si bloccherebbe tutta la
>>posta italiana...
>
> Naaaa, parliamo di cluster, di siti dedicati con forniture di energia,
> connettivita' ridondate.
Posso farlo anche con SMTP, no?
Ovvero, anche se l'indirizzo del server SMTP di GMail è uno solo, non
credo ci sia una sola macchina con un cavo di alimentazione e un cavo
ethernet... ;)
> Se il sito fosse giu' allora vorrebbe dire che e' successo qualcosa di
> estremanete grave. A quel punto MMS fermi sarebbero il problema minore
> ;)
Legge di Murphy...
> Esistono comunque dei siti di disaster recevory, ridondanza geografica
> con macchine spente pronte per essere usate in caso di "disastri".
Ah. Non è un collo di bottiglia accentrare così il traffico?
--
Buongiorno.
Complimenti per l'ottima scelta.
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