[Linux-Biella] [OT] lavoro
Marco Ermini
linux@ml.bilug.linux.it
Tue, 20 Jul 2004 14:55:38 +0200 (CEST)
<quota chi="Andrea Ferraris">
[...]
> Per essere possibile e` certamente possibile, basterebbe che detto
> operatore possieda un'Organizzazione e della Documentazione (le
> maiuscole non sono casuali), dato che i mezzi per svolgere il lavoro
> prevalentemente a distanza certo non mancano: PC, modem, VPN, e-mail,
> telefono, etc, etc ...
> Secondo me se non lo fanno e` perche' sono sostanzialmente
> disorganizzati e hanno procedure e sistemi fondamentalmente poco e male
> documentati.
</quota>
Oppure esistono un mezzo centinaio di altri parametri che non stai
prendendo in considerazione e che lo impediscono, tra cui ricordiamo:
lavoro di gruppo, necessità di fare riunioni, necessità per il datore di
lavoro/cliente di controllare il lavoro svolto, necessità di avere una
copresenza con altre persone/gruppi, verificare che il lavoro non venga
"subappaltato" a terzi - oltre che una pletora di questioni sindacali,
legali, contrattuali... eccetera eccetera.
Ah dimenticavo che c'è una cosa che si chiama "contatto umano" che a volte
chi lavora con internet dimentica ;-) e che è molto meno secondario di
quello che sembra, sul lavoro. Se poi fai parte di un gruppo di lavoro e
sei l'unico pirla che lavora da remoto, nel momento in cui vogliono farti
mobbing sei un bersaglio facilissimo: basta staccare il cavo e sei escluso
:-)
Per esperienza la stragrande maggioranza dei lavori IT è, nella realtà dei
fatti, infattibile da remoto, soprattutto se esiste un gruppo di lavoro
che sta sviluppando un progetto. Il lavoro specificamente tecnico è solo
una parte: tra documentazione, riunioni, corsi, discussioni di corridoio
(dove spesso, purtroppo, si prendono decisioni importantissime...), alla
fine il telelavoro è, purtroppo, giusto possibile per questioni spot, come
interventi di natura tecnica molto circostanziati. Non mi meraviglia che
una grande azienda non lo consenta se non in circostanze particolari.
Un'altra questione è la copresenza di strutture di terziario di vario
tipo, ed è la ragione fondamentale per cui tutto viene lentamente ma
inesorabilmente accentrato a Milano. Se stanno smantellando persino l'IT
di Telecom Italia per trasferirlo da Roma a Milano (così si vocifera da
tempo), figuriamoci chi mai investirà per creare una struttura a Biella...
Ciao.
--
Marco Ermini
http://www.markoer.org
Dubium sapientiae initium. (Descartes)
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