[Linux-Biella] hash

Marco Ermini linux@bilug.linux.it
Tue, 11 Mar 2003 10:55:49 +0100


Luca Bertoncello <lucabert@lucabert.de> wrote:
> Marco Ermini <markoer@usa.net> schrieb:
> =

> > se se... come no... infatti in C si possono fare i loop in tutti quei=

> > modi, lo sanno tutti ;-)
> =

> 1) C-Like !=3D C

Anche il PHP e' C-like, ma non ci sono 10 sintassi possibili per fare un =
test
o un loop...


> 2) L'unica grossa differenza sono appunto i loops

ah ecco ;-)


> > ...che dal momento che diventano grosse diventano ingestibili ;-)
> =

> ??? Ma sei un programmatore o un utente?

tu che dici? :-)


> Se tutte le applicazioni grosse diventassero ingestibili avremmo finito=

> di lavorare...
> Giusto per dare un'idea... Dove lavoravo a Milano (e il buon Leo puo'
> chiedere al mio ex-capo, visto che lo conosce bene) avevamo un paio di
> applicazioni, TUTTE IN PERL, che non erano meno di 10-15.000 linee di
> codice... Non mi sembra piccola... Eppure la gestivamo come niente...
> Qui a Dresden, il megaprogrammone (Powercommerce:
> http://www.powercommerce.de/) non e' sicuramente sotto le 100.000 linee=

> di codice, eppure viene gestito senza problemi...

Una domanda... e quando sono cambiati i programmatori, quelli nuovi si so=
no
studiati 100.000 righe di codice oppure ogni volta che dovevano fare una
modifica andavano a tastoni?

La cosa funziona se il know-how rimane appunto interno, ed in seguito a r=
igide
divisioni del lavoro, oppure se avete clienti ricchissimi che comprano so=
lo i
vostri prodotti - ergo il tuo rpogramma e' l'unico sul suo mercato...

Ora, capisciamme'... e' chiaro che sto estremizzando, lungi da me sostene=
re
l'impossibilita' teorica di applicazioni scritte in perl (ce ne sono anco=
ra di
fatte in cobol-cics e persino in fortran, figurati se non possono esserce=
ne in
perl...) pero' e' vero che programmare come si faceva diversi anni fa e'
sempre possibile, ma e' sempre meno conveniente e sostenibile.

Quello che voglio dire, molto semplicemente, e' che *e' chiaro* che se ho=
 un
prodotto di e-commerce di 100.000 linee di codice perl gia' sul mercato
cerchero' di venderlo e manutenerlo finche' questo sara' sostenibile;
tuttavia, se *oggi* dovessi cominciarne uno da zero NON lo rifarei in per=
l:
procederei ad una analisi partendo dai casi d'uso e seguirei il paradigma=

della programmazione ad oggetti realizzandolo tramite un application serv=
er
threee-tier e quindi un linguaggio di programmazione piu' adatto del perl=
=2E
Tutto qui.


> > A parte le guerre di religione, personalmente associo ormai grande
> > applicazione =3D programmazione ad oggetti =3D inadatta a perl. Magar=
i e'
> > una mia
> > sega personale, certo poi ognuno lavora come gli piace e gli riesce,
> > questo e' scontato ;-)
> =

> Senza offesa: E' una tua sega personale!
> Pensi mica che, fino a quando non e' stata inventata la programmazione
> ad oggetti, si usavano programmi microscopici o ingestibili?

Si programmava secondo il paradigma funzionale, ovvero, si procedeva
all'analisi (diciamo cosi'... rispetto a quella di oggi non era nemmeno
analisi ;-) top-down, scomponendo il programma in tante funzioni. Piu' o =
meno
quello che mi hanno spiegato a scuola oltre 15 anni fa (hai idea di cosa =
sono
15 anni nell'informatica?), e che devi continuare a fare con il perl, vis=
to
che e' un po' difficile programmare ad oggetti... Certo che puoi farlo an=
cora,
se sussistono le condizioni di mercato di cui sopra.


[...]
> Pur se limitato nell'umorismo, riesco a pensare battute migliori che no=
n
> dire che un'applicazione e' grossa perche' ho fatto 15.000 volte il
> Copy&Paste di una riga...
[...]

Mi permetto di dire che forse non hai capito la battuta ;-)


ciao

PS. non hai un MUA che risponde con Re: e che va a capo dopo 72 linee ver=
o?
:-/


---
Marco Ermini
http://macchi.markoer.org - ICQ 50825709 - GPG KEY 0x64ABF7C6 - L.U. #180=
221
Perche' perdere tempo ad imparare quando l'ignoranza e' istantanea? (Hobb=
es)