[Didattica] R: Re: LTSP Server scuola di Netro
michele.valli a istruzione.it
michele.valli a istruzione.it
Dom 14 Dic 2008 13:31:21 CET
> Ciao Michele, finalmente ci sto capendo qualcosina di quello che state
> facendo....Concordo pienamente con te:
> devo dire che le mie passioni
> informatiche ,che tu ben sai sono prevalentemente inerenti la grafica,
> non trovano ultimamente il modo ed il tempo utile ad essere realizzate.
> Anche io come docente sono troppo affacendata in altre faccende,per
> dedicarmi all'informatica con i bambini, oltre al fatto che la macchina
> di cui dispongo a scuola beh .... è un po' vecchiotta.
A proposito di macchine vecchiotte: ieri al Bilug è venuta una maestra che
ha contattato Fiorenza. Anche lei ha una macchina vecchiotta sulla quale
ha chiesto di installare una distribuzione di Linux che contenga dei
software per la scuola materna. Mi pare si chiami Paola e lavori alla
materna del centro di Cossato.
Quindi se faccio il conto oggi abbiamo i seguenti contatti (proprio nella
scuola materna):
- Marina della scuola materna di Mongrando Curanuova;
- Giannina della scuola materna di Mongrando Ceresane;
- Sabrina della scuola materna del Villaggio;
- Paola (l'unica che non fa rima in "INA") della scuola materna di Cossato.
Chissà che un giorno o l'altro non ci si riesca a vedere e parlare proprio
del software per la scuola materna.... vedremo!
Michele
> Pazienza... se
> saprò aspettare forse potrò ancora realizzare bellissime esperienze con
> i bimbi.
> Ciao Sabrina
>
>
> ----Messaggio originale----
> Da: michele.
> valli a istruzione.it
> Data: 11-dic-2008 6.55 PM
> A: <didattica a ml.bilug.
> linux.it>
> Ogg: Re: [Didattica] LTSP Server scuola di Netro
>
> Accedo alla
> posta dopo 3 giorni e trovo con piacere dei nuovi arrivati:
> ciao
> Alberto, ciao Sabrina (ma noi ci conosciamo già).
>
> Cerco di intervenire
> su alcuni dei temi proposti da Alberto e sviluppati
> da Fiorenza:
>
> -
> "sfiducia verso il clima genitorial-docente". Non mi sbilancio sui
> genitori anche se devo ammettere che se non avessi incontrato il
> genitore/Fiorenza non so come sarebbe andata a finire la faccenda le
> laboratorio della mia scuola.
> Mi sento un po' più ferrato sul discorso
> docenti, visto che appartengo
> alla categoria.
> Non è casuale che io
> legga un messaggio della lista più di 48 ore dopo che
> è stato inviato.
> Questo significa che io non mi sono collegato ad Internet
> in questi
> ultimi 2 giorni. Niente male, ma ciò denota un approccio senza
> dubbio
> differente dalla maggior parte degli iscritti al BILUG che, secondo
> me,
> riescono a leggere la posta quotidianamente in quanto, per la maggior
> parte di loro, fa parte del lavoro collegarsi ad internet.
> Dico questo
> non tanto per alzare degli steccati tra gli insegnanti e gli
> informatici (per lavoro o per passione), ma per sensibilizzare chiunque
> voglia tentare un approccio con gli insegnanti a tenere conto del fatto
> che spesso, per un maestro, l'informatica è di corollario al lavoro e
> solo
> raramente diventa il nocciolo del lavoro stesso.
> Ad esempio, i
> problemi che io ho affrontato in questi giorni (addizioni e
> sottrazioni
> con il cambio in seconda, il passaggio dalla frazione decimale
> al
> numero decimale in quarta, la dimostrazione dell'area del triangolo in
> quinta, la recita natalizia per tutta la scuola) non solo non mi hanno
> sollecitato ad usare il PC, ma non mi hanno permesso di trovare il
> tempo
> per accendere il computer.
> Non è una giustificazione, ma solo una
> chiave di lettura del mondo dei
> docenti.
>
> - "PRIMO APPROCCIO...per ora
> mi pare andiate per conoscenze personali".
> E' vero, non ci avevo mai
> pensato, ma se ripenso al cammino di questi 4
> anni mi rendo conto che
> ci siamo mossi prevalentemente per conoscenze
> personali: Sabrina mi
> dice che ha un'amica (Fiorenza) che si interessa di
> Linux, casualmente
> incontro questa persona nella libreria di un amico, un
> collega mi passa
> il cd di Eduknoppix, la mamma di un allievo mi dice che
> suo fratello
> conosce un informatico interessato ai software Linux per la
> scuola
> (Claudio), ecc... Mi fermo qui ma potrei continuare.
> A fiano a ciò,
> secondo me, c'è anche un aspetto meno informale: l'adesione
> al progetto
> "Ragazzi e pc" dell'Unione Industriale, l'iscrizione al LUG di
> Biella,
> l'iscrizione alla lista di Linuxdidattica, la disponibilità a dare
> una
> mano ad organizzare il Linuxday ed infine la richiesta al LUG di
> aprire
> questa lista.
>
> E' una sorta di catena dove atti formali e rapporti
> umani si intrecciano
> senza dimenticare però che "le istituzioni
> vogliono la loro parte". Mi
> riferisco ad esempio al primo tentativo di
> installare Linux in una scuola
> materna del mio Istituto: la Preside non
> fu avvertita ed il risultato fu,
> ahimè, la formattazione del PC ed il
> ripristino del vecchio Window.
> Quindi penso che non si debba trascurare
> di mettere al corrente Preside,
> organi collegiali, genitori e colleghi
> delle proprie intenzioni.
> Ad esempio, per quanto riguarda il Terminal
> server e la collaborazione con
> il BILUG ne ho parlato con la Preside e
> sono stato invitato a partecipare
> al Consiglio di Istituto per
> illustrare l'iniziativa.
> Naturalmente le persone a cui porre maggiore
> attenzione sono le colleghe
> che dovranno usare direttamente il PC:
> basta poco per innescare dei
> meccanismi di rifiuto dell'opensource.
> Nella mia esperienza, ad esempio, il semplice fatto che nessuna delle
> macchine in rete monti la chiavetta usb automaticamente fa sì che una
> delle colleghe che usa maggiormente il computer avvii il server su
> Windows
> (solo il server ha anche windows) creando un bel pasticcio
> quando talvolta
> ci sono gli altri PC accesi con i file in stato di
> elaborazione.
>
> Qualcuno un po' esperto mi potrebbe rispondere che non
> ci vuole niente a
> scrivere uno script che permetta ai colleghi di
> montare la chiavetta senza
> dovere aprire la shell, autenticarsi come
> root ecc... E' vero, ma di fatto
> io non ne sono ancora capace.
>
> E
> questo è l'ultimo tema del mio lungo messaggio: LE COMPETENZE.
> Infatti
> mi rendo conto che le mie competenze informatiche sono di
> bassissimo
> profilo. Sebbene col tempo qualcosa abbia imparato, vedo che
> c'è un
> abisso tra me e gli altri componenti dell'associazione. Pazienza,
> ma
> bisogna tenere conto anche di ciò quindi cercare qualcuno che ci possa
> aiutare (talvolta basta una telefonata o un messaggio in lista) quando
> non
> sappiamo più che pesci prendere.
>
> Chiudo questo lungo messaggio
> dicendo che non escluderei la possibilità di
> incontrarsi e parlarsi a
> quattrocchi (confesso che mi viene meglio che
> digitare sulla tastiera),
> magari per vedere girare una macchina o, perchè
> no, il mitico Terminal
> server.
>
> Ciao Michele
>
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