[Didattica] R: Re: LTSP Server scuola di Netro

sabrina.sasso a tin.it sabrina.sasso a tin.it
Ven 12 Dic 2008 22:42:42 CET


Ciao Michele, finalmente ci sto capendo qualcosina di quello che state 
facendo....Concordo pienamente con te:
devo dire che le mie passioni 
informatiche ,che tu ben sai sono prevalentemente inerenti la grafica,
non trovano ultimamente il modo ed il tempo utile ad essere realizzate. 
Anche io come docente sono troppo affacendata in altre faccende,per 
dedicarmi all'informatica con i bambini, oltre al fatto che la macchina 
di cui dispongo a scuola beh .... è un po' vecchiotta.
Pazienza... se 
saprò aspettare forse potrò ancora realizzare bellissime esperienze con 
i bimbi.
Ciao Sabrina
 

----Messaggio originale----
Da: michele.
valli a istruzione.it
Data: 11-dic-2008 6.55 PM
A: <didattica a ml.bilug.
linux.it>
Ogg: Re: [Didattica] LTSP Server scuola di Netro

Accedo alla 
posta dopo 3 giorni e trovo con piacere dei nuovi arrivati:
ciao 
Alberto, ciao Sabrina (ma noi ci conosciamo già).

Cerco di intervenire 
su alcuni dei temi proposti da Alberto e sviluppati
da Fiorenza:

- 
"sfiducia verso il clima genitorial-docente". Non mi sbilancio sui
genitori anche se devo ammettere che se non avessi incontrato il
genitore/Fiorenza non so come sarebbe andata a finire la faccenda le
laboratorio della mia scuola.
Mi sento un po' più ferrato sul discorso 
docenti, visto che appartengo
alla categoria.
Non è casuale che io 
legga un messaggio della lista più di 48 ore dopo che
è stato inviato. 
Questo significa che io non mi sono collegato ad Internet
in questi 
ultimi 2 giorni. Niente male, ma ciò denota un approccio senza
dubbio 
differente dalla maggior parte degli iscritti al BILUG che, secondo
me, 
riescono a leggere la posta quotidianamente in quanto, per la maggior
parte di loro, fa parte del lavoro collegarsi ad internet.
Dico questo 
non tanto per alzare degli steccati tra gli insegnanti e gli
informatici (per lavoro o per passione), ma per sensibilizzare chiunque
voglia tentare un approccio con gli insegnanti a tenere conto del fatto
che spesso, per un maestro, l'informatica è di corollario al lavoro e 
solo
 raramente diventa il nocciolo del lavoro stesso.
Ad esempio, i 
problemi che io ho affrontato in questi giorni (addizioni e
sottrazioni 
con il cambio in seconda, il passaggio dalla frazione decimale
al 
numero decimale in quarta, la dimostrazione dell'area del triangolo in
quinta, la recita natalizia per tutta la scuola) non solo non mi hanno
sollecitato ad usare il PC, ma non mi hanno permesso di trovare il 
tempo
per accendere il computer.
Non è una giustificazione, ma solo una 
chiave di lettura del mondo dei
docenti.

- "PRIMO APPROCCIO...per ora 
mi pare andiate per conoscenze personali".
E' vero, non ci avevo mai 
pensato, ma se ripenso al cammino di questi 4
anni mi rendo conto che 
ci siamo mossi prevalentemente per conoscenze
personali: Sabrina mi 
dice che ha un'amica (Fiorenza) che si interessa di
Linux, casualmente 
incontro questa persona nella libreria di un amico, un
collega mi passa 
il cd di Eduknoppix, la mamma di un allievo mi dice che
suo fratello 
conosce un informatico interessato ai software Linux per la
scuola 
(Claudio), ecc... Mi fermo qui ma potrei continuare.
A fiano a ciò, 
secondo me, c'è anche un aspetto meno informale: l'adesione
al progetto 
"Ragazzi e pc" dell'Unione Industriale, l'iscrizione al LUG di
Biella, 
l'iscrizione alla lista di Linuxdidattica, la disponibilità a dare
una 
mano ad organizzare il Linuxday ed infine la richiesta al LUG di
aprire 
questa lista.

E' una sorta di catena dove atti formali e rapporti 
umani si intrecciano
senza dimenticare però che "le istituzioni 
vogliono la loro parte". Mi
riferisco ad esempio al primo tentativo di 
installare Linux in una scuola
materna del mio Istituto: la Preside non 
fu avvertita ed il risultato fu,
ahimè, la formattazione del PC ed il 
ripristino del vecchio Window.
Quindi penso che non si debba trascurare 
di mettere al corrente Preside,
organi collegiali, genitori e colleghi 
delle proprie intenzioni.
Ad esempio, per quanto riguarda il Terminal 
server e la collaborazione con
il BILUG ne ho parlato con la Preside e 
sono stato invitato a partecipare
al Consiglio di Istituto per 
illustrare l'iniziativa.
Naturalmente le persone a cui porre maggiore 
attenzione sono le colleghe
che dovranno usare direttamente il PC: 
basta poco per innescare dei
meccanismi di rifiuto dell'opensource.
Nella mia esperienza, ad esempio, il semplice fatto che nessuna delle
macchine in rete monti la chiavetta usb automaticamente fa sì che una
delle colleghe che usa maggiormente il computer avvii il server su 
Windows
(solo il server ha anche windows) creando un bel pasticcio 
quando talvolta
ci sono gli altri PC accesi con i file in stato di 
elaborazione.

Qualcuno un po' esperto mi potrebbe rispondere che non 
ci vuole niente a
scrivere uno script che permetta ai colleghi di 
montare la chiavetta senza
dovere aprire la shell, autenticarsi come 
root ecc... E' vero, ma di fatto
io non ne sono ancora capace.

E 
questo è l'ultimo tema del mio lungo messaggio: LE COMPETENZE.
Infatti 
mi rendo conto che le mie competenze informatiche sono di
bassissimo 
profilo. Sebbene col tempo qualcosa abbia imparato, vedo che
c'è un 
abisso tra me e gli altri componenti dell'associazione. Pazienza,
ma 
bisogna tenere conto anche di ciò quindi cercare qualcuno che ci possa
aiutare (talvolta basta una telefonata o un messaggio in lista) quando 
non
sappiamo più che pesci prendere.

Chiudo questo lungo messaggio 
dicendo che non escluderei la possibilità di
incontrarsi e parlarsi a 
quattrocchi (confesso che mi viene meglio che
digitare sulla tastiera), 
magari per vedere girare una macchina o, perchè
no, il mitico Terminal 
server.

Ciao Michele

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