[Linux-Biella] La città di Torino passa a Linux (Ubuntu?)

[Alberto Baldan]

Si Dany, nel 2003 probabilmente il valore dell'articolo poteva sembrare più
veritiero, nel 2015 (quasi) penso non sia più così. Oggi, come ne abbiamo
parlato sopra c'è il problema di 1) non avere nessun problema con i driver
delle periferiche 2) poter usare ogni gestionale anche su Linux 3)
addestrare le persone al nuovo OS facendo superare le resistenze dovute
all'abitudine senza comprometterne la produttività. Questi 3 punti sono
scogli importanti che, superandoli e unendo la sicurezza insita nel OS
avremo un risultato ottimale. Non penso però che, almeno inizialmente,
Torino possa risparmiare 6 mln di euro, servirebbero azioni che comunque
ridurrebbero questo risparmio. Ma è comunque una buona partenza. ;)
Il 05/ago/2014 07:16 <vallini.daniele a bilug.linux.it> ha scritto:

> Mon, Aug 04, 2014 at 10:15:16PM +0200  Alberto Bertoli ha scritto:
>
> > Purtroppo chi fa l'imprenditore ed ha un'azienda con diciamo almeno
> > una trentina di dipendenti che utilizzano PC guarda il TCO e
> > ricerche come queste non facilitano la diffusione di Linux nei
> > desktop
> >
> >
> >
> http://www.itespresso.it/nel-segmento-desktop-windows-batte-linux-6799.html
>
> Non una parola sul confronto in termini di sicurezza, efficienza di
> sistema, configurabilita', prospettive di autonomia di sviluppo.
>
> Temo sia un'analisi molto parziale se non persino pilotata.
>
> Con i tempi che corrono non vedo per un imprenditore che valuta
> accontentandosi di una simile analisi grandi prospettive.
>
> Innovare non e' certo valutare in questi termini.
>
> --
>
> Daniele
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