[Linux-Biella] convert VS gimp
Jumping Jack
jumpingjack a mclink.it
Mer 2 Apr 2014 20:53:54 CEST
On 02/04/2014 20:39, vallini.daniele a bilug.linux.it wrote:
> Wed, Apr 02, 2014 at 12:39:22PM +0200 Leonardo Buffa ha scritto:
>
>> ciao
>> sto cercando di automatizzare un processo di riduzione della qualita' di
>> alcune immagini e sto usando il classico convert -quality X
>>
>> se salvo da GIMP una immagine jpg 1024x768 senza variarne la dimensione
>> ma semplicemente facendo un jpg al 75% ottengo una immagine
>> qualitativamente piu' che buona di dimensione circa 75K
>>
>> se faccio la stessa cosa col comando convert e passando -quality 75
>> ottengo un file decisamente peggiore dal punto di vista qualitativo e
>> pure di dimensioni nettamente superiori, siamo sull'ordine dei 115K
>>
>> qualcuno ha idea di quale algoritmo utilizzi gimp e se sia possibile
>> applicare una cosa simile considerando che lavoro su un raspberry?
>> (niente ambiente grafico o cose strane)
> In riga di comando:
>
> openimageio-tools - Library for reading and writing images - command line tools
> imagemagick - programmi per la manipolazione di immagini
>
> Conosco imagemagick e ne faccio uso: e' composto da molti
> sottoprogrammi piuttosto validi dedicati a diverse funzioni.
>
> Non ho mai usato invece openimageio-tools
>
Puoi anche applicare filtri prima di convertire, per esempio riducendo
il rumore l'immagine viene più piccola, però potrebbe anche essere più
degradata, per esempio facebook (che usa imagemagick o almeno lo usava)
degrada un sacco le immagini, introducendo del rumore di fondo, quasi
invisibile, le degrada molto meno e il file scaricato è praticamente
delle stesse dimensioni.
E' anche possibile variare la tabella di quantizzazione per ottenere un
risultato migliore con un certo dipo di immagini, grado di conpressione
e risoluzione, imagemagick ne usa usa sola che è una via di mezzo,
mentre software come photoshop e suppongo anche gimp ne usano varie,
implicitamente selezionabili e non.
Per ridurre l'immagine puoi anche ridurre il contrasto tra i colori,
assicurarti che le aree di colore pieno siano effettivamente composte da
pixel tutti identici, non applicare filtri di sharpening, ridurre il
microntrasto, ovvero le differenze tra i pixel che si può ottenere in
svariati modi e dipende strettamente dal soggetto.
JJ
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