[Linux-Biella] Berlusca + microsoft
Daniele Vallini
vallinidaniele a libero.it
Mar 29 Apr 2008 19:43:59 CEST
Il Mon, 28 Apr 2008 19:24:09 +0200
"marcovallini\@libero\.it" <marcovallini a libero.it> ha scritto:
> > Il termine unificare, semanticamente rendere uniforme, conforme, richiede un riferimento per avere un significato.
> > E se il riferimento e' un sistema centralizzato e monolitico quale ambiente operativo e' piu' adatto?
> >
> > Me se l' informatica e' un settore con una prospettiva di evoluzione fortemente dinamica ed altamente imprevedibile e' corretta una impostazione centralizzata e rigida? E' economicamente conveniente in un termine temporale di qualche respiro?
> >
> > Quale paese ha impostato una simile strategia?
> >
> > Piuttosto che del sistema operativo non sarebbe miglior strategia l'unificazione e trasparenza dei formati dei files, dei protocolli di comunicazione fra sistemi, delle specifiche hardware e software?
>
> calma, calma, di norma e' sempre meglio avere standard e usare quelli.
Onorato per l'accoglimento della mia istanza :-)
> E' vero che a volte ms ha rifatto uno standard col risultato che la sua implementazione non e' totalmente compatibile con lo standard ufficiale.
Gia', strano, si ripete ogni tanto, potrebbe esservi una strategia in tal senso?
> Tuttavia, esistono meccanismi che permettono a sistemi quali win e linux di scambiarsi informazioni in modo standard per quanto riguarda le applicazioni > distribuite, leggiti cosa sono i web services, ed in particolare cos'č il WSDL.
Piu' i mezzi per consentire l'intescambio sono semplici piu' sono leggeri ed affidabili non ti pare?
L'ostacolo all'intercambiabilita' e' una tradizione antica ma mi pare di una sola parte.
In ambiente open vengono accettati senza problemi formati di files e persino di filesystem estranei.
Non e' facile spiegare perche' in ambiente win cosi' non e'.
Non ti pare quindi che basterebbe qualcosa di molto piu' semplice e leggero dei web services?
> > Non sarebbe conveniente la validita' del medesimo programma per macchine strutturalmente diverse semplicemente ricompilando il kernel?
> Si certo, in alcuni casi si puņ fare usando gli standard,
> ricompilare il kernel nun c'entra per nulla,
Oibo', in Linux se non ricompili il kernel come fai far girare il medesimo programma su macchine con architettura diversa?
Questa portabilita', che mi pare impossibile con Win, non ti pare importante per la sua efficienza in termini anche di risorse di macchina?
>siamo a livello applicazione, non a livelli piu' bassi... (Leggi sempre i web services e capirai meglio cosa intendo). Faccio notare che con i web >services tu puoi avere macchine con processori diversi, sistemi operativi diversi e poter interagire lo stesso, senza o quasi, problemi... Ti consiglio >di guardare anche il concetto di middleware che e' utile a capire a che livello siamo.
Ogni ostacolo puo' essere superato ma non sarebbe meglio evitare di creare gli ostacoli?
Specie quando la P.A. paga totalmente lo sviluppo del progetto ad hoc che magari nasce in java ma accessibile solo a win e mac :-(
> > Proviamo a confrontare Windows e Linux?
> >
> > L' aspirazione teoricamente ottimale di un venditore non e' l'eliminare la concorrenza tramite la totale dipendenza dell'utilizzatore dal proprio prodotto?
>
> Secondo me e' poter fare piu' margine di tutti gli altri!!! :)
Con la piena concorrenza di mercato e la totale indipendenza del cliente utilizzatore?
Mezzo -> risultato
Dove e' il mio errore?
> > Fra gli ambienti operativi che conosciamo quale meglio riesce ad approssimare tale strategia e con quali mezzi?
Avrei preferito qui leggere la tua risposta.
> > > Ha visto ballmer, ok... ma secondo voi chi altri c'e' al mondo che puo'
> > > essere visto come partner per un'operazione del genere? il lug di roma?
> >
> > Forse e' latente nell'inconscio umano la convinzione ancestrale che la centralizzazione autoritaria sia la migliore soluzione per i grandi problemi.
> > Nella storia di ogni civilta' si e' persino piu' volte creduto che solo un uomo potesse essere guida delle grandi iniziative.
> > La storia con la sua prospettiva, la comune esperienza dell' umanita' che risposte hanno poi dato?
> > Ed erano altri tempi, un mondo in lenta evoluzione, modesta diffusione della conoscenza e dei poteri decisionali.
> >
> questa e' filosofia non informatica, ne' business...
Non e' filosofia, forse invecchiando la propria prospettiva di analisi si ampia e si comprende che informatica e business hanno fondamenti non estranei all'uomo, la sua cultura e la sua storia.
Ti posso citare ad esempio importanti e noti imprenditori che scrivono poesie e responsabili commerciali di successo unicamente laureati in filosofia.
Ripeto, non e' filosofia, e' solo cultura un po' piu' ampia del quotidiano e contingente.
Quelle domande che ho posto potrebbero avere meritato una risposta :-(
In termini rozzi e superficiali la mia precedente affermazione suona cosi':
ballmer = max potere
lug roma = min potere
popolo rozzo = il piu' forte e' il migliore
Ora quale e' la tua analisi e la tua risposta informatica e di business?
> > Per quanto ho potuto conoscere, la prima stesura del decreto Stanca era semplice ed essenziale: la P.A. doveva realizzare il nuovo in ambiente open, progressivamente passare a tale ambiente, semestralmente segnalare gli ostacoli che frenavano tale evoluzione.
> > Dopo quale evento il decreto e' mutato?
Anche qui avrei preferito leggere la tua risposta e non proporre la mia come unica: rimasi profondamente colpito dalla visita in Italia di Bill a Berlusca e personalmente ritenni potesse non essere estranea la successiva modifica del decreto Stanca :-(.
> non so, per capire meglio ripeto che e' necessario avere le competenze e la piena conoscenza delle problematiche, senno' son parole dette cosi'...
Non vorrei parere presuntuoso ma una bozza ed un decreto legge li leggo abbastanza agevolmente ed il piu' delle volte ho avuto prova di averne colto il senso :-)
> > La Commissione Europea recentemente ha formalmente previsto l' ambiente open per i nuovi progetti informatici.
> > E' prevedibile in Italia in questa legislatura l'adozione di una tale strategia?
Proprio mi lasci senza tue risposte :-)
> > La democrazia e' un pessimo sistema di governo ma non se ne e' sino ad ora trovato uno migliore - Winston Churchill.
> >
>
> esiste, si chiama meritocrazia, ma presuppone che la gente abbia una notevole cultura, cosa che in Italia non capita perche' in media siamo degli >ignurant.... Sigh, purtroppo....
A parte la terminazione in 'crazia' mi paiono concetti diversi, non intercambiabili.
Democrazia: forma di governo in cui la sovranita' risiede nel popolo che la esercita per mezzo delle persone e degli organi che elegge a rappresentarlo.
Meritocrazia: concezione per cui ogni forma di riconoscimento(ricchezza,successo negli studi e nel lavoro, e sim.) e' esclusivamente commisurata al merito individuale.
Non accollarmi il peso della filosofia, e' solo il volgare Zingarelli :-)
Forse pero' questo intendevi: se le carriere nella P.A. fossero unicamente dettate dal merito professionale avremmo una migliore democrazia.
E' questo che intendevi?
Su questo concordo pienamente.
--
Vallini Daniele
Pe lavorare con efficienza utilizzo unicamente Linux e
files in formati unificati ed affidabili, non .doc o .xls
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