[Linux-Biella] [OT] Inceneritori e termovalorizzatori [era: un milione e mezzo di euro l'anno]

Marco Ermini markoer a markoer.org
Gio 10 Maggio 2007 14:12:01 CEST


On 5/8/07, Emanuele Aina <faina.mail a tiscali.it> wrote:
> Paul TT spiegò:
>
> > vero, e non mi piaciono gli inceneritori, come potrebbe sembrare, ma:
> > piuttosto delle discariche abusive, allora preferisco gli inceneritori,
> > eh, mettiamola cosi'...
>
> Termovalorizzatori, si chiamano termovalorizzatori. :)

Chiamare un inceneritore "termovalorizzatore" è come chiamare
"idrovalorizzatore" lo scarico del cesso... :-)


> > anch'io preferisco la racc.diff., e sono il primo a buttare la carte
> > nella carta, etcetc.....
>
> Brau!

In Germania (e in tutti i paesi civili, quindi non in Italia) la
raccolta differenziata è automatica anche se butti nel bidone
"generico". La fanno comunque a valle. E' mille volte più economico
per le amministrazioni e più ecologico.

Certo, costruire un inceneritore offre l'occasione per l'ennesimo
appalto e l'ennesimo fluire di soldi pubblici. Per questo in Italia è
così popolare.

E comunque, un inceneritore (oltre a produrre e liberare delle scorie
da combustione che non sono biodegradabili) non fa che ridurre di una
percentuale (tra il 20 e il 40%) l'ammontare dei rifiuti da smaltire.
Poi hai sempre bisogno di una discarica dove smaltire i resti.

Quindi, l'inceneritore è comunque la parte meno utile di tutto il
processo. Tanto vale non incenerire e buttare direttamente nella
discarica: si risparmia, si inquina meno, e i gabbiani si nutrono... e
magari si può pure pensare di riciclare.

Non c'è alcuna logica razionale in un inceneritore (né economica, né
ecologica), se non quella, come ho già detto, di fare l'ennesimo
appalto.


Ciao.
-- 
Marco Ermini
Dubium sapientiae initium. (Descartes)
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