[Linux-Biella] [OT] situazione lavorativa e di vita italiana, vista dall'estero.. da un italiano

Andrea Ferraris andrea.ferraris a gmail.com
Lun 12 Mar 2007 20:56:11 CET


On Mon, 2007-03-12 at 19:40 +0100, Scopel Emanuele wrote:
> Io ti dico che per noi che siamo "avviati al lavoro" e' un conto, ma come per 
> mia figlia che comincia adesso non so cosa possa aspettarsi... Lavoro 
> percario: Due impieghi a 6 mesi, mal pagati. Se continua cosi non sara' mai 
> indipendente!

Credo che le risposte siano state date almeno in buona parte da Paolo.
Per quello che ne ho capito la situazione e` molto migliore di quando il
bambino/ragazzo veniva affidato come apprendista e i suoi pagavano per
il mantenimento presso il "maestro" o per venire a casi piu` recenti i
praticanti di avvocati, notai, commercialisti vengono pagati non poco,
ma proprio nulla.
Infondo uno/a al primo inpiego e`, almeno inizialmente normalmente piu`
un costo che un guadagno, soprattutto se viene assunto per svolgere un
lavoro qualificato che non sa ancora fare, mentre costa istruirlo
nell'ambiente di lavoro perche' possa diventare produttivo. 
Quindi credo che le cose essenziali siano 2. Che il soggetto
neolavorante ci metta tutta la disponibilita` e l'olio di gomito
possibile e cerchi di imparare e fare tutto quello che puo` piu` in
fretta e meglio possibile e la seconda e non meno importante e` che
riesca a trovare un ambiente di lavoro (sia umano, sia professionale)
tale da garantirgli, se si impegna, di imparare e acquisire competenze
professionali. Per quanto riguarda le abilita` del neooccupato secondo
me e` determinante che sappia porsi in modo attivo e positivo nei
confronti del nuovo lavoro e non che si senta e si comporti da
passivamente sfruttato e precario dentro, perche' in tal caso lo sara`,
nel senso che non riuscira` a migliorarsi come sarebbe auspicabile sia
per lui, sia per il suo datore di lavoro. Perche' questo si avveri pero`
e necessario che provi interesse e soprattutto faccia con interesse
quanto gli viene chiesto e anche di piu` e meglio. Allo stesso modo
perche' questo sia possibile e` pero` necessario un ambiente di lavoro
con stimoli positivi sia tecnici, sia umani. Dunque e` tanto importante
riuscire a scegliersi un buon ambiente, quanto porsi in modo attivo e
costruttivo nei suoi confronti, indipendentemente da quanti soldi si
prendono per i primi mesi o anni. Chiaramente, dato che con queste
premesse aumenteranno sia le capacita`, sia la professionalita` e
l'esperienza la situazione lavorativa non sara` piu` di precariato e/o
di stipendio da fame.
Le statistiche dell'ISTAT sul lavoro dei neolaureati sono a tre anni
dalla fine degli studi e credo sia un intervallo temporale ragionevole
per aspettarsi che lo stipendio non sia piu` sotto il livello di
sopravvivenza e il lavoro precario. A proposito delle statistiche ISTAT
mostrano che, soprattutto per lauree scientifiche la disoccupazione a 3
anni e` tendenzialmente inferiore al 90%, cioe` 9 su 10 ce la fanno.
Se poi uno decide di laurarsi in filosofia, nonostante i dati ISTAT lo
sconsiglino vivamente e se non e` persona veramente molto ben dotata, da
110, lode, dignita` di stampa, bacio accademico e brillante master
successivo, dato che non gliel'ha prescritto il medico, se finiti gli
studi non trova lavoro, allora sono tutti cazzi suoi. Un po' come
acquistare prima l'hardware e scoprire dopo che Linux non ci funziona
sopra se non si e` in grado di sviluppare i driver necessari.

> beh ragazzi io vi dico, la mia Italia proprio non la lascerei mai

Ti diro` che preferirei restare in Europa (non in Italia), ma se mi
offrissero un buon lavoro in California, credo proprio che accetterei
perche', nonostante tutto, credo possa essere ancora la terra dell'oro,
inteso come luogo di possibilita` di sviluppo e vita intellettuale e
artistica (non credo che abbiano ricerca, arte e cultura di quel livello
in molte altre parti del mondo - forse nessuna), oltre ad avere un
magnifico clima e una natura splendida.
Poi, anche demograficamente in US sono messi molto meglio di noi e di
tutta l'Europa in genere (saranno per i prossimi decenni in un
equilibrato aumento demografico mantenendo un buon bilanciamento fra
classi di eta` piu` vecchie, piu` giovani e quelle produttive).

Consiglio comunque per capire meglio la nostra condizione (in Italia) di
seguire W l'Italia su RAI tre, domenica sera in seconda serata.

Andrea

P.S.: tutto quanto sopra andava scritto con la meta` delle parole e
ripetizioni, ma paradossalmente avrebbe richiesto piu` tempo e visto che
ho subito la logorrea altrui, adesso vi infliggo la mia.



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