[Linux-Biella] Codice di condotta

[Paolo Ciarrocchi]

Ciao a tutti,
prima bozza del codice di condotta del BiLug, da comunicare al momento
dell'iscrizione in lista e postato mensilmente alla lista pubblica.

--- inizio ---

Siate rispettosi.
La comunità del BiLug ed i suoi membri si rivolgono
l'un l'altro con grande rispetto. Ciascuno può realizzare un valido
contributo.
Non possiamo sempre essere d'accordo, ma il
disaccordo non è una scusa per un comportamento e per modi scorretti.
Potremmo tutti vivere qualche frustrazione talvolta, ma non potremmo
mai permettere che tale frustrazione si trasformi in un attacco
personale. E' importante ricordare che una comunità dove le persone si
sentono a disagio non è una comunità produttiva. Ci aspettiamo che i
membri della comunità del BiLug siano rispettosi sia quando hanno a che
fare con altri collaboratori.del LUG sia quando hanno a che fare con
persone al di fuori di questo gruppo.

Siate collaborativi.
Il BiLug ed il mondo Free Software collaborano e lavorano
insieme. La collaborazione riduce la ridondanza del lavoro compiuto
del mondo Free Software e migliora la qualità del software prodotto.

Quando non siete d'accordo, consultate gli altri. Disaccordi, sia
politici che tecnici, avvengono ogni giorno e la comunità del BiLug non
ne è esente. L'obiettivo importante non è evitare i disaccordi o le
diverse vedute, ma di risolverli costruttivamente. Dovreste sempre
tornare alla comunità ed ai suoi processi per cercare consigli e
risolvere disaccordi.

Quando non siete sicuri, chiedete. Nessuno sa tutto, e nessuno si
aspetta che l'altro sia perfetto nella comunità del BiLug.
Rivolgere domande evita molti problemi lungo il percorso, e quindi le domande
sono incoraggiate. Coloro che devono rispondere, dovranno essere
reattivi e di grande aiuto. Comunque, nel porre una domanda, occorre
avere cura nel rivolgersi nel modo appropriato. Domande fuori-tema
distolgono l'attenzione da una discussione produttiva.

-- fine ---

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Paolo
"Tutto cio' che merita di essere fatto,merita di essere fatto bene"
Philip Stanhope IV conte di Chesterfield