[Linux-Biella] disclaimer
Paolo Ciarrocchi
paolo.ciarrocchi a gmail.com
Mar 6 Mar 2007 16:52:24 CET
On 3/6/07, FEde Villa <villinux a gmail.com> wrote:
> hola gente!
> Le regole
Personalmente non metterei una lista di divieti, tantomeno menzionerei
riferimenti legali.
Invece di vietare, perche' non _educare_?
Per esempio, perche' non citare il codice di condotta di ubuntu?
------
Siate premurosi. Il vostro lavoro sarà usato da altre persone, e voi a
vostra volta dipenderete dal lavoro degli altri. Ogni decisione presa
coinvolgerà utenti e colleghi, e ci aspettiamo che prendiate in
considerazione le conseguenze di ogni decisione. Ad esempio, quando
siamo in uno stato di "freeze", non fate drammatici upload di nuove
versioni di software per sistemi critici, in quanto altre persone sono
in fase di test dei sistemi "congelati" e non sono in grado di
assorbire grandi variazioni.
Siate rispettosi. La comunità Ubunutu ed i suoi membri si rivolgono
l'un l'altro con grande rispetto. Ciascuno può realizzare un valido
contributo ad Ubuntu. Non possiamo sempre essere d'accordo, ma il
disaccordo non è una scusa per un comportamento e per modi scorretti.
Potremmo tutti vivere qualche frustrazione talvolta, ma non potremmo
mai permettere che tale frustrazione si trasformi in un attacco
personale. E' importante ricordare che una comunità dove le persone si
sentono a disagio non è una comunità produttiva. Ci aspettiamo che i
membri della comunità Ubuntu siano rispettosi sia quando hanno a che
fare con altri collaboratori, sia con persone al di fuori del progetto
Ubuntu, sia con gli utenti.
Siate collaborativi. Ubuntu e Free Software collaborano e lavorano
insieme. La collaborazione riduce la ridondanza del lavoro compiuto
del mondo Free Software e migliora la qualità del software prodotto.
Dovreste tendere a collaborare con altri mainteners Ubuntu, così come
con la comunità a monte che è interessata al vostro lavoro. Il vostro
lavoro dovrà essere eseguito con trasparenza e le patch per Ubuntu
devono essere consegnate alla comunità quando si rendono disponibili,
non al rilascio dell'edizione. Se volete lavorare a nuovo codice per
progetti esistenti, almeno mantenete informati delle vostre idee e
progressi i responsabili di quei progetti. Potrebbe non essere
possibile ottenere il consenso circa la corretta implementazione di
un'idea, così non sentitevi obbligati ad ottenere un accordo prima di
iniziare, ma almeno mantenete informato del vostro lavoro il mondo
esterno, e pubblicatelo in modo tale da consentire altri di svolgere
prove, discussioni e contribuire ai vostri sforzi.
Quando non siete d'accordo, consultate gli altri. Disaccordi, sia
politici che tecnici, avvengono ogni giorno e la comunità Ubuntu non
ne è esente. L'obiettivo importante non è evitare i disaccordi o le
diverse vedute, ma di risolverli costruttivamente. Dovreste sempre
tornare alla comunità ed ai suoi processi per cercare consigli e
risolvere disaccordi. Ci sono sia il Technical Board che il Community
Council che vi aiuteranno a decidere il giusto corso di Ubuntu. Ci
sono inoltre diversi Project Teams e Team Leaders, che vi aiuteranno a
capire quale direzione potrebbe essere la più accettabile. Se alla
fine volete comunque prendere una strada diversa, vi invitiamo a
fornire una diversa distribuzione o un set di pacchetti alternativo
usando la struttura dell'Ubuntu Package Management, affinchè la
comunità possa comunque provare i vostri cambiamenti e le vostre idee,
e contribuire alla discussione.
Quando non siete sicuri, chiedete. Nessuno sa tutto, e nessuno si
aspetta che l'altro sia perfetto nella comunità Ubuntu. Rivolgere
domande evita molti problemi lungo il percorso, e quindi le domande
sono incoraggiate. Coloro che devono rispondere, dovranno essere
reattivi e di grande aiuto. Comunque, nel porre una domanda, occorre
avere cura nel rivolgersi al forum appropriato. Domande fuori-tema,
come ad esempio una richiesta di supporto in una mailing list di
sviluppo distoglie da una discussione produttiva.
Lasciate con considerazione. Gli sviluppatori di ogni progetto vanno e
vengono, e per Ubuntu non è diverso. Quando lasciate un progetto, del
tutto o in parte, fatelo cercando di minimizzare le ripercussioni sul
progetto stesso. Ciò significa che dovreste avvisare prima di lasciare
e intraprendere le opportune azioni per assicurare che gli altri
possano riprendere dal punto da voi lasciato.
----
E' ovviamente da adattare alle esigenze del LUG ma mi sento molto piu'
rappresentato da questo parole che da qualunque divieto.
Ciao,
--
Paolo
"Tutto cio' che merita di essere fatto,merita di essere fatto bene"
Philip Stanhope IV conte di Chesterfield
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