[Linux-Biella] Come fa Mozilla a far soldi?

Guido Termignoni guido.termignoni a gmail.com
Mer 24 Gen 2007 12:05:20 CET


2007/1/24, Daniele (Mastro) <daniele.bilug a gmail.com>:
...
> credevo che la domanda avrebbe scatenato una marea di risposte..

perche'? e' sempre la stessa trita e ritrita domanda, la gente si
stufa di rispondere sempre alle stesse domande ;-)

> il punto è (salvo se si è in pensione o mantenuti per varie ragioni)
[cut]

cominciamo col fare una distinzione che ti e' sfuggita: non esistono
solo i software fatti per esser distribuiti al grande pubblico, anzi
la maggior parte del software e' quello scritto su commissione; in
quest'ultimo caso usare una licenza libera in luogo di una
proprietaria non modifica d'una virgola il modello di business.
Nel caso dei software distribuiti al grande pubblico (tu citi linux,
firefox, kde, gnome) ci sono da fare ulteriori distinzioni:
se e' un piccolo progetto (dal punto di vista della manutenibilita' e
sviluppo del codice senza troppi sforzi; quindi attenzione, "piccolo
progetto" non vuol dire una cosa poco utile o fatta non bene) il tutto
va avanti tranquillamente a livello hobbystico (che ripeto, non
delinea la qualita' del codice, ma semplicemente il tempo speso dietro
ad esso); se e' un grosso progetto (richiede ingenti sforzi per la
manutenzione e sviluppo) o attira tanti programmatori (un esempio su
tutti e' il kernel linux, i cui programmatori, esclusi pochi, non son
pagati per lavorarci sopra ma lo fanno nel tempo libero perche' gli
piace e perche' sul curriculum fa la sua porca figura) e quindi va
avanti tranquillamente senza alcun tipo di sovvenzione (se non qualche
isp o azienda che sponsorizza mettendo a disposizione server e banda,
come isc e hp nel caso di linux) oppure attira diverse aziende che
utilizzano il software in questione e quindi ne finanziano lo sviluppo
(il che gli permette anche di richiedere questa o quella feature), per
fare un esempio tu hai citato gnome, il quale ha sotituito cde (era
pure ora) nelle workstation sun, quindi quest'ultima finanzia il
progetto gnome.
Infine c'e' un ultimo caso che e' l'azienda (quindi il progetto nasce
in seno ad un'azienda, esattamente come il primo esempio fatto del
software su commissione per un singolo cliente, e non in seno alla
comunita') che sviluppa un software da distribuire al grande pubblico
rilasciandolo con licenza libera; questo approccio, in questo caso, e'
meno redditizio di quello che si ha adottando una licenza
proprietaria, ma e' comunque un modello di business sostenibile a
patto che si lavori bene: si guadagna sui contratti d'assistenza e
sulla customizzazione (beneficiano nel contempo dell'aiuto della
comunita' dal punto di vista dello sviluppo e del bug fixing)


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