[Linux-Biella] La verita' sulla banda larga in Italia

Federico 'Phate' Pistono fppain a gmail.com
Ven 9 Feb 2007 12:19:47 CET


Credo sia di interesse comune.

In Italia il digital divide aumenta implacabilmente rispetto
all'Europa. Aumenta insieme agli stipendi e alle stock option dei
manager di Telecom Italia. Negli Stati Uniti più del 50% delle
famiglie ha la banda larga. La banda larga, non l'ADSL: la
BANDALARGAAAA!!! In Italia ci sono zone dove non è coperto neppure il
cellulare.
Il presidente dell'AIIP, i provider italiani, mi ha inviato questa
lettera. Domani l' AGCom e il Governo hanno la possibilità di cambiare
le cose. Inviamogli una mail di sostegno:Agcom, Gentiloni, Sircana.

"Caro Beppe,
come presidente dell'Associazione più rappresentativa dei Provider
italiani, sento il dovere ed anche la necessità, di scriverti una
lettera, per far conoscere ai tuoi affezionati lettori, le ragioni per
cui il mercato della larga banda in Italia, non riesce a decollare,
ragioni che abbiamo affrontato con molte iniziative con altre
associazioni interessate al settore, dagli utenti agli operatori più
piccoli.
I mali di Internet li conosciamo tutti: la copertura territoriale è
limitata, ancora assente in numerosi alcune aree, mentre i prezzi
rimangono tra i più alti d'Europa. Come se non bastasse, la nostra
rete ATM è vetusta e satura al punto che nemmeno Telecom individua più
un interesse a farci investimenti sopra. Vedi, caro Beppe, si parla
tanto di VoIP e di IPTV ma sono in molti a non accorgersi che, qui da
noi, mancano a volte, perfino le condizioni di base per accedere ad
Internet.
Spesso associazioni di utenti ed associazioni di imprese hanno
interessi contrapposti; in questo caso, invece, gli interessi sono
allineati e le iniziative congiunte tra associazioni di operatori ed
associazioni di utenti sono state numerose, per cercare di smuovere la
situazione evitando che si perpetui quello che diceva Floris nel suo
libro 'Monopoli': che il monopolio uscito dalla porta della telefonia
rientri dalla finestra della larga banda.
Pensare che ci sono Paesi – dalla Corea al Giappone - che hanno fatto
della larga banda una priorità nazionale. E senza andare troppo
lontano, gia la vicina Danimarca riesce a vantare il primato di avere
il maggior numero di linee a larga banda per abitante. Un esempio
vincente che rappresenta un esempio da seguire e da riproporre subito,
anche qui in Italia. Come? Semplicissimo.
Nei prossimi giorni l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni
(AGCom) e il Governo sono chiamati a valutare l'opportunità di un
provvedimento d'urgenza per adottare in Italia gli stessi prezzi
applicati in Danimarca per l'offerta all'ingrosso, fatta a noi
operatori e meglio nota come 'Bitstream'. Questa offerta rappresenta
un'occasione d'oro per far funzionare Internet in Italia.
La modalità Bitstream è importante, in Europa la maggioranza delle
linee in larga banda degli operatori alternativi è realizzata con
questa modalità, che ha il vantaggio di non duplicare la rete dove gia
c'è, liberarando risorse per portare Internet dove manca.
Ecco spiegato perché decidere oggi i prezzi di vendita che Telecom
applicherà agli operatori per l'offerta Bitstream, è un fatto non
banale, che ha richiesto decine di riunioni e chilometri di carta, di
lettere, di spostamenti e di continui rinvii. Pensa solo che Telecom
si era impegnata a farlo entrare in vigore entro dicembre del 2005.
Ci siamo messi a studiare tutte le pratiche europee e finalmente una
soluzione l'abbiamo trovata: si chiama Danimarca. Studi tecnici
approfonditi ci confermano che quella danese è la migliore offerta di
interconnessione, perché ha favorito la crescita del mercato e
l'apertura della concorrenza. I fatti ci dicono che abbiamo ragione.
Per ricreare in Italia lo stesso ambiente tecnologico danese, dobbiamo
partire proprio dai prezzi all'ingrosso del Bitstream. Solo così
avremo la speranza che si abbassino i prezzi al pubblico e che il
mercato si apra ai benefici della concorrenza, andando a liberare
risorse da investire nelle aree scoperte. Basta veramente poco, Beppe,
ma non dipende più da noi. Lo deve fare AGCom: vogliamo i prezzi
danesi, subito."
Marco Fiorentino - Presidente AIIP

Fonte: http://www.beppegrillo.it/2007/02/italian_digital.html

-- 
Federico Pistono   Department of Computer Science - Verona, Italy
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