[Linux-Biella] Brevetti software.... proposta.
andrea ferraris
andrea_ferraris a libero.it
Gio 9 Giu 2005 12:44:47 CEST
FEde Villa scrisse:
Come e` risaputo sono un noto ca..c..zo, quindi cio` che scrivero` ha da
esssere valutato con ampio beneficio di inventario o per dirla in altro
modo con le molle.
> I Brevetti minacciano Conoscenza e Sviluppo
I brevetti in Europa minacciano lo sviluppo del continente, la ricerca
scientifica e la democrazia
> Il sapere si pone come uno dei vettori fondamentali della cultura
> moderna, essendo la "materia prima" necessaria ai processi comunicativi,
> produttivi e culturali dello scenario digitale.
Questo, oltre ad essere estremamente generico e proprio per cio`, e`
anche falso, dato che il sapere non e` certamente caratteristico della
sola cultura moderna ma di tutta e ogni cultura e sempre.
"Le idee base, astratte e generali su cui si fonda la conoscenza sono un
bene comune e collettivo, che in quanto tale deve essere tutelato e il
cui accesso, in una societa` democratica, deve essere garantito
liberamente ad ognuno perche' ognuno possa sviluppare le proprie
potenzialita` individuali anche a vantaggio della collettivita`. Queste
idee sono quelle stesse di liberta`, democrazia ed eguaglianza, ma
anche, in campo informatico, gli algoritmi e le loro proprieta`. Un
algoritmo per esempio, e` quello della somma, per cui, dati 2 numeri,
per trovare la loro somma, devo aggiungere al primo le unita` del
secondo. Una proprieta` di questo algoritmo e` che il risultato non
cambia se aggiungo al primo numero le unita` del secondo o al secondo le
unita` del primo. Attualmente in Europa e in Italia non e` possibile
brevettare delle idee come queste, proprio perche' non sono proprieta`
di nessuno, ma un bene di tutti. Esiste pero` il diritto d'autore che
tutela le opere di ingegno originali ed individuali e dopo un
travagliato cammino si stava arrivando ad una normativa comunitaria che
consentiva di brevettare un software specifico (cioe` un insieme preciso
e caratteristico di algoritmi) legato ad un dispositivo fisico specifico
che insieme fornivano delle prestazioni definite. Questo sarebbe stato
giusto, dato che tutelava gli investimenti fatti nella ricerca per
ottenere quel prodotto particolare con quelle specifiche caratteristiche.
Pero` purtroppo nelle prossime setttimane il parlamento europeo dovra`
pronunciarsi riguardo alla brevettabilita` delle idee impiegate nel
software; brevettabilita` gia` esistente p.es. negli Stati Uniti e in
Giappone. E' forte la pressione di grandi multinazionali di origine
statunitense (p.es. Microsoft, IBM), che gia` detengono decine di
migliaia di brevetti su semplici idee, perche' anche in Europa sia
sancita la brevettabilita` delle singole idee contenute in programmi per
computer. Cio` pero` sarebbe disastroso sia economicamente, sia da un
punto di vista delle liberta` e dei diritti per i cittadini europei.
La battaglia che si va conducendo nel Parlamento Europeo per
approvare la brevettabilità non solo di programmi per computer ma anche
di singoli elementi di programmazione o idee è di fondamentale
importanza per il nostro futuro.
Molte aziende di enormi dimensioni economiche hanno provveduto a
chiedere brevetto di operazioni elementari e fondamentali della vita di
tutti i giorni, (per esempio il click del mouse o gli acquisti via
internet).
Appare chiaro che qualora venisse approvata la brevettibilità anche
degli elementi di base dei programmi la situazione diverrebbe
disperata, poichè la conoscenza verrebbe ad essere un "bene" esclusivo
di chi ha avuto la possibilità di apporvi sopra un brevetto!
Un singolo professionista o una piccola azienda che volesse utilizzare un
software a sorgenti aperti o scriverne uno per dei clienti, rischierebbe
di andare incontro a gravi sanzioni o a dover pagare per l'uso di costosi
brevetti e sarebbe nell'impossibilità di creare qualcosa di innovativo a
prezzo competitivo se per fare ciò occorre (anche marginalmente) "usare"
un'idea messa sotto brevetto.
Vorrebbero farci pagare l'aria che respiriamo e portarci via le la terra
su cui camminiamo, espropriandoci del bene della conoscenza comune.
Per opporsi a questa minaccia, l'associazione di volontariato BILUG
chiede ad ogni cittadino che ha a cuore la libertà della conoscenza
il modesto impegno di informarsi, di valutare la situazione, di far
conoscere
il problema.
Solo così potremo continuare a difendere in Europa quella enorma
ricchezza civile che è la libertà della conoscenza e della sua diffusione
e mantenere sul nostro continente un vantaggio competitivo rispetto
alle economie statunitensi e giapponesi.
> Siti di riferimento ed informazione:
> link
> link
> link
>
> Che ne dite?
Ne dico, anche se venissero accettate/integrate le mie aggiunte, che
qualcuno ancora dovrebbe rivedere il tutto, rendendolo piu` incisivo e
chiaro. Meno parole, parole piu` chiare e che colpiscano di piu`.
Andrea
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