[Linux-Biella] Appunti di Amministrazione di una associazione di volontariato

FEderico Villa villinux a gmail.com
Mer 1 Giu 2005 17:56:58 CEST


Trascrivo gli appunti così come sono stati presi, con errori
grammaticali o di forma.

FEde

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Amministrazione di una associazione di volontariato
(Maggio 2005)

Appunti del corso del CSV,docente Luca Tarricone

Associazione --> ideale comune a tutti i soci, senza limiti di tempo

Riferimento alla legge quadro sul volontariato del 1991

Un socio per portare avanti un progetto deve avere un mandato del
consiglio e la responsabilità è sia del socio volontario col mandato
sia dei consiglieri che hanno deliberato il mandato, in particolar
modo il presidente

Associazione volontariato:
–	opera prestata in modo personale
–	partecipazione spontanea e gratuita (non obbligo)
–	gratuito (il volontario non può prender soldi)
–	senza fini di lucro (nemmeno indiretto)
–	esclusivamente per fini di solidarietà , attività verso persone in
stato di disagio

Solo di recente è stato riconosciuto il volontariato culturale.

Al volontario si può rimborsare le spese eventualmente sostenute (solo
quelle) con dei limiti di spesa decisi dal consiglio.
Il volontario non può essere pagato per nessuna prestazione
professionale anche se fatta per l'associazione (nemmeno se le tariffe
fossero molto vantaggiose per l'associazione); l'essere socio preclude
qualsiasi raporto di lavoro.

L'associazione deve assicurare gli aderenti volontari contro gi
infortuni; è un costo fisso dell'associazione.
Solo per gli aderenti che prestano attività di volontariato = ovvero
solo quelli operativi.

Registro, pagine numerate , vidimato da un notaio o da il segretario
comunale del comune ove l'associazione è iscritta --> è il libro soci

Statuto --> registrato alla agenzia delle entrate
Libro vidimato --> libro soci    
Statuto e libro soci sono gli unici due documenti che vanno vidimati.

Luogo, data di nascita, residenza = dati richiesti da registrare per ogni socio

Soci volontari e soci non operativi: solo i soci volontari vanno
iscritti sul libro soci (e sono quelli per cui è obbligatorio
l'assicurazione).

Risorse economiche per l'associazione:
–	contributi
–	offerte e asciti, donazioni
–	rimborsi per convenzioni

L'associazione di volontariato non deve avere partita iva, ma codice fiscale:
questo perchè non può fare fatture e non può scaricare l'iva.

Per ottenere delle convenzioni l'associazione deve essere iscritta al
registro provinciale da almeno 6 mesi.
Nella convenzione, sono gli enti che devono pagare (rimborsare) per
es. le assicurazioni obbligatorie dei volontari, o la benzina o il
vitto per i volontari che partecipano al progetto.
L'associazione quando compra qualcosa deve pagare l'iva, non è
esentata e non può nemmeno richiedere il rimborso.

Il privato o azienda che fa una donazione (con bonifico, assegno,
etc.) la può detrarre dall'imponibile, ma la donazione non può essere
fatta per contanti.

Un'associazione di volontariato è di diritto anche una ONLUS (per le
agevolazioni fiscali).
L'associazione di volontariato ha la contabilità semplice, mentre una
ONLUS deve tenere una contabilità ordinaria (tenuta da un
commercialista).
Le ONLUS hanno partita iva.

Tenuta della contabilità

E' utile registrare una prima nota.
Farsi sempre fare scontrino o ricevuta fiscale.
Prima nota: si registra progressivamente tutte le eventuali spese
sostenute o entrate; può essere fatta semplicemente con un foglio di
calcolo.
Quindi bisogna sempre registrare entrate/uscite, nell'anno solare.

A fronte di un contributo, bisogna rilasciare almeno una ricevuta, in
duplice copia numerata progressivamente nell'anno.
Sotto i 10euro si può anche tralasciare la ricevuta, ma bisogna sempre
rendicontare ogni movimento, fosse anche di 1euro.

Ritenuta d'acconto per chi presta un'opera per l'associazione.
F24 --> bisogna versare la ritenuta d'acconto che è il 20% del
compenso; è da versare entro il 16 del mese successivo.
Poi l'associazione l'anno dopo deve fare il 770 e bisogna entro marzo
dell'anno dopo dare una ricevuta di conferma dell'avvenuto versamento
della ritenuta d'acconto a chi ha prestato la sua opera per
l'associazione.

L'associazione non può avere utili, quindi se c'è un'eventuale utile
bisogna reinvestirlo in opere istituzionali, questo nell'arco di 5
anni.
Comunque se a fine anno a chiusura del bilancio c'è un utile, questo
in nessun modo può essere distribuito tra i soci.
Il bilancio quindi non è d'obbligo che sia a zero (pari tra entrate e
uscite) alla fine dell'anno.

Scontrini

Bisogna usare il modulo rimborso spese varie, in modo da mettere chi
ha fatto la spesa, per cosa, la descrizione, per incarico di chi, data
e poi allegare lo scontrino (tutte cose che sullo scontrino non sono
riportate, mentre su una fattura c'è tutto).
Quindi modulo + scontrino pinzato in allegato.
Questo per regolarità contabile.
Se il volontario usa la sua macchina, compiliamo il rimborso spese
viaggio, per ottenere benzina, autostrada, vitto, pernottamento, etc.
pezze = scontrini, ricevute, etc.

Il volontario non può essere compensato, ma solo rimborsato per spese
di viaggio o spese di acquisto (vari materiali per l'associazione, dai
computer agli alimentari).
Per tutte queste cose, sarebbe meglio stabilire in consiglio con un
verbale chi può fare acquisti e anche dei massimali di spesa.

Inventario
Se compro un bene che ha un valore residuo nel tempo (cespiti) è da
inventariare, ad es. case, mobili, auto, mezzi, macchine, computer
Con la contabilità semplificata registriamo il valore del bene quando
viene acquistato o donato (costo storico di acquisto) e non va in
bilancio se non nell'anno di acquisto come uscita di cassa.
Gli anni dopo il bene verrà riportato col valore di acquisto storico
solo nell'inventario, non va più ad influenzare il bilancio in nessun
modo (quindi non può essere ammortizzato).
Si tiene solo un elenco dei beni come inventario di cosa ha un'associazione.
Sotto i 500euro sono da considerare beni di modico valore.

Donazioni 
Bisogna rilasciare ricevuta dell'avvenuta donazione e il donante la
può detrarre dal suo imponibile.
La donazione non può essere deducibile se è legata ad uno scopo (es.
donazione per acquisto autoambulanza) e non deve essere fatta in
contanti (ma assegno, bonifico).
Sono deducibili anche donazioni ai partiti politici (decreto sulla
competitività by Berlusca)
C'è un limite: 70000euro o il 10% dell'imponibile della ditta che
vuole fare la donazione.
Se un'associazione riceve una donazione in contanti, può rilasciare
ricevuta ma per il nuovo decreto il donante (non potendo dimostrare
esattamente quanti soldi ha donato) non può detrarre la donazione
dell'imponibile.


FEde



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