[Linux-Biella] Re: [EE] brevettabilita` del sw in europa

Rick linux@ml.bilug.linux.it
Fri, 11 Jun 2004 17:42:16 +0200


Come promesso vi allego la risposta della candidata al parlamento 
europeo per AN, a cui ho scritto.
Le note positive sono 1 che ha risposto, 2 in tempi utili, 3 che usa 
quotidianamente gli strumenti informatici 4 che ha avuto pazienza di 
leggere la posta anche sotto le elezioni, 5 che coordina il tutto 
seguita dal dott M. Baldassarri attualmente vice ministro dell'economia.

Ecco cosa le ho scritto

Gent. Sig.ra Frezza,
mi permetto di disturbarLa per porLe alcuni quesiti di carattere 
pratico, riguardo alla Sua relazione

"Lettera Aperta alla Comunità del Software Libero"
"Software Libero come modello civile".

Desidero innanzitutto presentarmi. Mi chiamo Riccardo Perin, ho 29 anni 
e sono da quattro anni un libero professionista in campo 
elettronico/informatico. Negli ultimi due tramite amici ho scoperto il 
software libero, le licenze GPL e LGPL che certamente Lei conosce molto 
dettagliatamente e che rendono questo sofware appunto tale. Naturalmente 
ne faccio uso sia per lavoro sia per diletto.

Cosa mi ha spinto a scriverLe?
Riguardo all'argomento "brevettabilità del software" ho forti timori che 
ciò abbia un impatto notevole nell'ambito della mia attività, già molto 
complessa. Ancora di più mi preoccupano le forti pressioni che le 
aziende leader del mercato, Microsoft e IBM in primis stanno esercitando 
a Bruxelles, su una commissione composta da politici, non da tecnici e 
quindi fortemente influenzabile da qualsiasi opinione tecnica più o meno 
calzante, ma ancor di più da considerazioni di economiche e di diritto 
fortemente discutibili sotto il profilo ideologico.
Cosa succederebbe in pratica se venisse approvata questa direttiva?

Ci sono diverse questioni da discutere che mi lasciano perplesso. 
Eccole. In che modo una commissione può giudicare se e quanto un 
software è innovativo, considerando che il software libero è andato su 
Marte con la sonda Beagle 2? (la sapeva questa?) 
http://www.vnunet.com/news/1151517  Per "software" cosa intende la 
commissione? Un semplice algoritmo oppure l'insieme cooperativo di più 
algoritmi atto alla realizzazione di un "pacchetto"?
Cosa sarebbe brevettabile l'algoritmo, il pacchetto, entrambi o peggio 
ancora l'idea che li ha generati?
Dove rimarrebbe circoscritto il brevetto? Varrebbero le stesse regole 
dei comuni brevetti?
Io che produco software, che come la matematica è un'insieme di 
ragionamenti astratti dalla materia ed è quindi un opera intellettuale, 
perchè devo essere considerato divesamente rispetto un matemantico?
Quanto mi costerebbe brevettare un software? Che incidenza avrebbe sul 
fatturato annuo di una piccola o media impresa come la mia e tante altre?
Quanto tempo richiederebbe la ricerca di un brevetto eventualmete 
esistente visto che non esistono strutture italiane che hanno la 
situazione aggiornata dei brevetti costituiti a livello mondiale e che 
la descrizione di un software è decisamente complessa?
Che impatto avrebbe tutto ciò sulla mia libertà di pensiero ed azione 
che lo stato mi dovrebbe garantire secondo la Costituzione?
Non basta già il vigente diritto d'autore per tutelare le aziende?
Cosa posso fare io, piccolino tra tanti giganti, per impedire che venga 
così minacciata la mia libertà ed il mio lavoro?

Mi dispiace di non fare parte della Sua circoscrizione, perchè abito in 
Piemonte, ma sento il forte desiderio di fare sentire le Nostre ragioni 
PRIMA che succeda quello  che è peggio di un ritorno al medioevo dove la 
schiavitù era limitata nello spazio dalle catene mentre oggi sono a 
rischio il pensiero, la fantasia, la ricerca, il genio di milioni di 
lavoratori ed utenti.

Come faccio ad informarmi circa l'esistenza di un gruppo di questo tipo 
nella mia circoscrizione affinchè anch'io possa esprimere la mia opinione?
In generale qual'è la tendenza delle alte vette di AN su questo 
argomento? Si lascierà sottomettere dalle idee diametralmente opposte di 
Forza Italia?
Se è arrivata in fondo a questa mail La ringrazio per la pazienza e mi 
scuso se l'ho così "bombardata" di domande.  La invito a continuare così 
nel Suo lavoro ed a portare avanti, come non ho mai visto fare finora, 
con tanta passione e precisione, un argomento così complesso e delicato 
sia tecnicamente che umanamente.
La comunità Open Source è con Lei, ma lo è anche il più grande tra i 
valori: la Liberta'.

Cordiali Saluti
Perin Riccardo.

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Ecco la risposta

Gentile Perin,

ho letto con molta attenzione ed interesse la sua lettera, e non le nascondo
che pur seguendo la materia da alcuni mesi ci sono alcuni tecnicismi che per
me non sono di facile comprensione.
Per fortuna, o meglio per scelta, fin dall'inizio della mia attività
politica a favore del Software Libero ho deciso di avvalermi del consiglio e
dell'aiuto di esperti, principalmente attivisti delle associazioni nazionali
più importanti. In questo senso il suo supporto sarà comunque il benvenuto
quando e se sarà eletta, ma anche in caso contrario al Ministero continuerò
il mio impegno in questo senso.
Circa il partito posso confermarle che la mia non è affatto un'iniziativa
privata, al contrario mi sono mossa coordinandomi con le alte sfere, in
primis il Prof. Baldassarri.
Purtroppo non sono in grado di fornirle un riferimento per il suo collegio
perché, come credo immagini, in queste ore siamo impegnatissimi con la
campagna ed è difficile comunicare, ma la invito a girare la mia lettera
aperta al candidato AN della sua area e a chiedergli un parere.

Spero di esserle stata utile,

MLF

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Ciao a tutti
Rick