[Linux-Biella] Considerazioni..

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Tue, 3 Dec 2002 20:42:22 +0100 (CET)


Il Sat, 30 Nov 2002 Stefano Porrino  ha scritto:

> purtroppo gli utenti non vogliono interfacce testuali :-(

Non intendevo interfacce testuali ma tabelle testuali e grafiche limitate
all' essenziale; nel mio caso sotto WindowMaker.

> Tornando a noi, se vuoi fare un programma con un' interfaccia o che produca
> reportistica non credo che gli strumenti da te citati siano comodi e/o
> veloci da usare e riutilizzare.

Se intendi per reportistica l' offrire all' utente una serie di
prestabilite interrogazioni a database con prefissati output tabellari e
grafici allora ti confermo che abbandonai Win proprio perche' con Linux
era piu' facile la programmazione, l' uso e la manutenzione, oltre che
piu' affidabile.

> Un utente vuole vedere stampe con grafica, tipo postscript, non vuole il
> solo testo. Daniele,

Output delle mie interrogazioni sono sia tabelle testuali sia grafici con
gnuplot, un complesso di dati che mi pare molto chiaro, preciso, rapido.

In genere non stampo ma se non sbaglio gnuplot permette l' immediata
redirezione dell' output anche su un file TIF e quindi su lpr.

> ripeto la domanda: Credi davvero che quello che hai fatto tu un utente
> windows nn lo poteva fare tribulando meno?

Nella mia esperienza, purtroppo piuttosto ristretta, ho visto che con win
arrivi rapidamente ad un primo limitato risultato ma sacrifichi
efficienza, affidabilita' e facilita' di manutenzione, ristrutturazione ed
ampliamento successivi.

Prova a lavorare con cattura dati ed aggiornamento continuo tabelle in
tempo reale, reports contemporanei su 3 console con complessivamente 4
grafici e 8 tabelle, passaggio alle varie console pressoche' istantaneo.

Come avrei fatto con Win?

Sono a conoscenza di casi simili che sotto win hanno richiesto piu' di un
PC per ottenere analogo complesso di reports.

> Poi tutti pensano che programmare in windows = visual basic, io non penso
> che sia tutto lì il mondo windows. (delphi, java, visual object, ecc.. dove
> li lasciamo?)

Ritengo che sia meglio interrogare un database  direttamente in SQL,
lasciando all' ambiente di programmazione solo la costruzione dell'
interfaccia utente.

Non nego che oggi si venda meglio l' apparenza della sostanza.

Personalmente preferisco pero' curare la sostanza lasciando il minimo
necessario alla presentazione, anche perche' non devo soddisfare un
estraneo committente impreparato e superficiale.

Per questo continuo a preferire Linux: posso con maggiore liberta'
ottimizzare l' equilibrio tra contenuto e presentazione

> Forse mi riallaccio ad un discorso che è nato in parallelo a questo se dico
> che un pochetto è anche colpa della frammentazione del mercato linux secondo
> me.

Concordo, a volte il sistema ha i connotati dell' anarchia.

> Dovrebbero fare un maledetto consorzio e creare una sola distribuzione, o il
> mercato desktop rimarrà sempre e solo di M$.

Forse basterebbe tendere ovunque possibile e con ampio dialogo all'
unificazione ed alla standardizzazione.

Personalmente comunque preferisco la liberta' con i suoi costi palesi alla
comodita' dell' unificazione monopolistica con i suoi costi non palesati
ma ben piu' pesanti.

Temo che potremmo scriverci ancora molto ma comprenderci poco.

Proporrei di esaminare nella realta' il programma cui mi riferisco, nelle
sue performance e nel suo codice.

Se lo desideri, se il gruppo Linux lo desidera, potremmo inserire tale
argomento nell' ordine del giorno della prossima riunione del LUG.

Ciao.

-- 
      Vallini Daniele

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